Lazio, il problema è sempre a destra. Idea Darmian a gennaio

Lazio, il problema è sempre a destra. Idea Darmian a gennaio
di Daniele Magliocchetti
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Mercoledì 14 Novembre 2018, 07:30
Più spinta e varietà di gioco. E poi un pizzico d’imprevedibilità in più non guasta mai. Le “correnti” alla Lazio non vanno di pari passo. Se a sinistra va tutto bene, non si può dire la stessa cosa a destra. Qualche correzione per essere più tranquilli e competitivi per la Champions, probabilmente, è necessaria. Un giocatore che dia più esperienza, forza e competizione interna. E in giro uomini così non mancano, come il giovane Lazzari della Spal, ma anche Lainer del Salisburgo o occasioni pazzesche come Darmian del Manchester United e Rafael del Lione. Nonostante quel che si pensi e non sia brillante come l’anno scorso, la Lazio è solida, forte e convince. Ma sulla fascia destra qualcosa si deve fare.
QUESTIONE IRRISOLTA 
In quella zona, a volte, è come se la squadra, fosse frenata e non abbia la stessa sicurezza che c’è dall’altra parte. Con Lulic, Durmisi e il rientrante Lukaku (che ha ancora bisogno di trovare la migliore condizione), Inzaghi ha quasi l’imbarazzo della scelta. A destra non è così. Il titolare è Marusic, ma il montenegrino ha un piccolo e costante fastidio alla schiena che spesso lo condiziona. Patric si sta mettendo in evidenza per sacrificio e volontà, ma saltare l’uomo non è proprio la sua caratteristica. L’altro in organico è Basta, ma è diventato più un numero che un giocatore, visto che può essere a disposizione solo in Europa League. Ci sarebbe Caceres, ma se l’allenatore l’ha utilizzato in quella zona solo una volta, un motivo ci sarà (l’uruguayano, non convocato domenica, ha chiesto di rivedere la sua posizione in vista del mercato di gennaio). Non è un caso infatti che il 60% della manovra offensiva biancoceleste, per non parlare dei 25 gol messi a segno fino ad ora, partono principalmente dalla sinistra. Storicamente, Lotito a gennaio fa poco o nulla, a meno che non sia di vitale importanza. E, probabilmente, questo è il caso giusto. Inzaghi spinge in quella direzione. Lui e Tare sono in sintonia, anche se con un esterno di fascia destra in più, il tecnico sarebbe più soddisfatto. 
PALLINO FISSO 
A Simone piace molto Lazzari, tanto che in estate aveva caldeggiato il suo acquisto. Il patron laziale ci aveva provato, ma la Spal aveva sparato alto e sarà così anche tra due mesi. Si tenterà, magari con l’inserimento di Basta e Murgia (che comunque andranno via a gennaio) più soldi, ma non sarà facile. C’è la carta Lainer, l’esterno del Salisburgo che l’anno scorso fu primo per assist in Europa League, amico di Berisha, che piace ai dirigenti laziali, ma anche qui le richieste sono alte, sui 15 milioni di euro. La grande occasione però porta a Matteo Darmian, un jolly in difesa e a centrocampo, che sia Conte in nazionale che Ventura al Torino utilizzavano spesso come esterno nel 3-5-2. L’ideale per Inzaghi. L’ex azzurro è al Manchester United, in scadenza nel 2019 con un opzione di un altro anno (guadagna 1,8 a stagione), ma non è così inarrivabile come si pensa. Nonostante giochi una squadra importante come i Red Devils, Mourinho l’ha utilizzato una sola volta e poi niente. Lui non è contento di questa situazione, vuole tornare in Italia e potrebbe essere una bella chance. In più il suo procuratore è Tinti, che ha un passato burrascoso con Lotito, ma è altrettanto vero che ha un rapporto speciale con Inzaghi, visto che è stato il suo storico agente. Da cosa nasce cosa. Lui si che sarebbe un acquisto azzeccato per la Champions.
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