Bollette Tari sbagliate, impossibile pagare: il Comune di Sabaudia deve rifarle

Mancano i codici sugli F24 inviati alle famiglie. L'ente si scusa: le rimandiamo

Bollette Tari sbagliate, impossibile pagare: il Comune di Sabaudia deve rifarle
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Lunedì 7 Agosto 2023, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 14:34

SABAUDIA

Il Comune di Sabaudia sbaglia a inviare le bollette della Tari ed è tutto da rifare. Ad ammetterlo è lo stesso ente attraverso una comunicazione ufficiale sul proprio sito. «In riscontro ad alcune segnalazioni pervenute agli uffici finanziari in data 4 agosto il personale dell'ente ha verificato l'avvenuto errore nella fase di bollettazione del Ruolo TARI 2023, che nei modelli F24 Allegati, non  riporta i codici del tributo, nè quello comunale, nè quello provinciale - si legge nella nota - Tutti i  contribuenti si trovano nell'impossibilità oggettiva di poter provvedere al pagamento del tributo». Il Comune ha invitato tutti i contribuenti a non considerare come valide le bollette già recapitate. Gli uffici provvederanno ad una nuova e corretta emissione della bollettazione della Tari 2023. Il Comune si è scusato con i contribuenti per il disagio.
Il disguido non era passato inosservato al capogruppo ed al segretario cittadino del PD, Giancarlo Massimi e Luca Mignacca. «Stanno arrivando in questi giorni i ruoli relativi alla gestione dei rifiuti del 2023 - scrivono - I modelli F24 allegati non sono predisposti con i codici dei tributi Tari e Tefa, per cui non è possibile distinguere la natura del tributo della Tefa su tre rate per cui andranno notificati e stampati ex novo».
Ma i due esponenti dem sottolineano che «l'aumento reale è sostanzialmente del 15% per le utenze domestiche mentre maggiore per le utenze non domestiche commerciali. Per le utenze domestiche, la maggioranza dei contribuenti, il costo maggiore è relativo alla quota fissa, che è passata dallo 0,728 a 0,805 a mq e la quota variabile che è incrementata dell'11%. Per quanto riguarda la famosa tassa provinciale l'incremento è del 4%. Dentro questo incremento si trova, contestato dalla minoranza, il riconoscimento del debito fuori bilancio per circa 240.000 euro che riguarda il servizio in precedenza fornito dalla ditta Sangalli» spiegano Massimi e Mignacca.
«In una situazione di grande difficoltà economiche per le famiglie, invece di stemperare gli aumenti si è intervenuti con un incremento peraltro superiore al valore medio dell'inflazione. L'incremento della Tari è stato minore anche perché la minoranza è intervenuta a modificare alcune storture presenti nel regolamento Tari. Con la speranza che il costo dell prossima spedizione, pari a 0,95, non sia a carico degli utenti. Provate a moltiplicare per 0,95 per il numero dei contribuenti iscritti a ruolo. In consiglio comunale il PD ha contestato che le spese di spedizione possano essere caricate sulle utenze, come avvenuto in precedenza»".
E.Pie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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