Rifiuti, replica di Medici e Coletta alla Regione: «Senza Ato impossibile decidere»

Rifiuti, replica di Medici e Coletta alla Regione: «Senza Ato impossibile decidere»
di Andrea Apruzzese
3 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Aprile 2021, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 10:51

Una nuova riunione dei sindaci si terrà oggi, ma potrebbero uscirne solo ulteriori criteri per l'individuazione dei siti di smaltimento dei rifiuti, e, soprattutto, la volontà di incaricare dei tecnici esterni per scegliere i luoghi. Intanto però, la minaccia regionale di adire le vie della magistratura, in caso di applicazione dei poteri sostitutivi, viene rispedita al mittente. E una cosa appare chiara: difficilmente un sindaco si farà avanti per candidare il proprio territorio. È questa la risposta a Massimiliano Valeriani, assessore regionale al ciclo dei rifiuti, che ieri, da queste colonne, aveva ribadito l'improrogabilità della scadenza del 1° maggio per indicare i siti di smaltimento dei rifiuti, ammonendo che, in caso contrario, la decisione verrebbe assunta dalla Regione Lazio ma che questo comporterebbe anche una comunicazione alla Procura.

A Valeriani, risponde il presidente della Provincia (nonché sindaco di Pontinia), Carlo Medici, secondo cui «non credo possa essere interessata la Procura, nel momento in cui il sistema di gestione dei rifiuti provinciale non può essere attuato con l'unione politica dei sindaci, ma con l'unico strumento previsto dal piano, regionale e provinciale, ovvero la costituzione di un Ambito ottimale (ato, ndr) rispetto al quale l'eventuale Comune che non aderisse può essere commissariato».

Medici ricorda che «il 29 luglio abbiamo inviato alla Regione una proposta di legge regolatoria degli ato, che ancora non viene portata in aula, e che consentirebbe ai Comuni della provincia di unirsi in un organo capace di imporre le scelte e con una segreteria tecnica operativa che integra le necessarie figure professionali per progettare e avanzare proposte all'assemblea sull'intero ciclo dei rifiuti.

Su questa legge la Regione è in ritardo di mesi e forse la Procura potrebbe essere interessata più a questo, che non alla difficoltà dei sindaci di scegliere un sito».

I sindaci tornano quindi a riunirsi oggi (online) ma il primo cittadino di Latina, Damiano Coletta, non nasconde che «abbiamo già fatto presente alla Regione la difficoltà oggettiva a trovare un sito. Domani (oggi, ndr) proporrò nuovamente l'indicazione di un metodo che dia oggettività all'analisi dell'idoneità dei siti, sullo schema di quanto fatto dal Comune di Latina per il sito della Migliara 45. La proposta è di definire dei criteri e di individuare dei tecnici esterni, prendendoci un tempo congruo, tra i 45 e i 60 giorni, in maniera tale da giungere a un'ulteriore scrematura. Il termine del 1° maggio si può sempre rivedere, nel momento in cui la strada è tracciata, e comunque ci vorranno anni per avere l'effettiva disponibilità del sito». Il problema è però che «nessuno si fa avanti, e per questo si reclama la costituzione dell'Ato. Altrimenti, la scelta ricadrebbe sulla testa di un sindaco, che deve portare la decisione in Consiglio comunale. Occorre un organo sovraordinato». Coletta esprime poi «soddisfazione per le parole di Valeriani sulla chiusura definitiva di Montello: è un risultato giunto sotto questa amministrazione, ci siamo arrivati con la capacità di dialogo e mi sto battendo per far ottenere il risarcimento ai residenti, che hanno visto crollare il valore delle loro proprietà».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA