Montello, Ecoambiente perde il ricorso
Oggi conferenza servizi su progetto Indeco

Montello, Ecoambiente perde il ricorso Oggi conferenza servizi su progetto Indeco
di Rita Cammarone
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Martedì 5 Aprile 2022, 10:20

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della società Ecoambiente, contro la Rida Ambiente di Aprilia, e nei confronti della Regione Lazio, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell'Ambiente, condannandola al pagamento di 6.000 euro in favore della ditta apriliana e dell'ente regionale, compensando le spese nei confronti delle altre due istituzioni. Oggetto della sentenza il Tmb, che la Ecoambiente avrebbe voluto realizzare in via Monfalcone. A mettere i bastoni tra le ruote era stata la società di Aprilia, riconducibile all'imprenditore Fabio Altissimi, con un ricorso al Tar per l'annullamento degli atti regionali in favore di Ecoambiente per la realizzazione dell'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti.

Il Tar aveva in parte accolto il ricorso, disponendo l'annullamento di una determinazione regionale del 2015, nella parte in cui si includeva l'impianto di Tmb di Ecoambiente, non ancora realizzato, nell'autorizzazione al rinnovo dell'Aia, condannando Ecoambiente e Regione Lazio al pagamento di mille euro ciascuna alla Rida Ambiente. Contro questa sentenza di primo grado è insorta Ecoambiente, con l'appello al Consiglio di Stato che tuttavia non le ha dato ragione. Secondo Ecoambiente, in sede di rinnovazione del procedimento di Aia, l'Amministrazione avrebbe dovuto (e dovrà) tenere conto della variante urbanistica medio tempore adottata dal Comune di Latina e alla connessa misura di salvaguardia.


«Il motivo è privo di pregio si legge in sentenza - poiché era stata la stessa determinazione di conclusione del procedimento di Aia del 2015 a subordinare l'esito positivo della Conferenza alla risoluzione delle problematiche insorte sulla variante adottata, stabilendo che, fino ad allora, restavano ferme le misure di salvaguardia e che la compatibilità del progetto di Ecoambiente deriverà dalla definitiva approvazione in Giunta regionale' della variante e che, fino ad allora, sarebbero rimaste ferme le misure di salvaguardia».
Oggi si terrà invece la conferenza di servizio sul progetto della Indeco che prevede il trattamento del 60-70% del percolato con una tecnologia in grado di ricavare permeato e quindi acqua depurata che, sottoposta a controllo costante, potrebbe essere immessa in corso d'acqua; il restante 30-40%, definito concentrato, continuerebbe ad essere inviato a smaltimento presso impianti dedicati.

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