Minaccia di suicidarsi insieme ai figli: arrestato

L'uomo è andato a prendere i bambini a scuola e una volta salito in macchina ha fatto la telefonata scioccante alla ex che ha chiamato subito il 112

Minaccia di suicidarsi insieme ai figli: arrestato
di Fabrizio Scarfò
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Domenica 3 Marzo 2024, 17:08

È andato a prendere i figli a scuola. Prima li ha fatti salire in macchina, poi ha chiamato l'ex compagna e le ha detto di volersi togliere la vita: «Mi vado a schiantare contro un palo con loro a bordo». È la scioccante telefonata ricevuta giovedì pomeriggio da una donna di Latina che, terrorizzata, ha immediatamente chiamato la polizia.

Quando gli agenti sono arrivati nell'appartamento dell'uomo, hanno trovato i due bambini ancora con lo zainetto sulle spalle, entrambi pietrificati per quanto detto dal papà pochi minuti prima. Una volta al sicuro con la mamma, la donna ha trovato il coraggio di raccontare tutto alle forze dell'ordine: violenze e aggressioni andate avanti per anni, oltre a minacce di morte e botte anche durante la gravidanza. Grazie al nuovo strumento dell'arresto in flagranza differita il padre dei suoi figli, un quarantasettenne del capoluogo, è stato fermato per atti persecutori. L'episodio di tre giorni fa è solo l'ultimo di un'escalation di violenza che la donna era costretta a subire ormai da anni. Come raccontato agli investigatori della squadra Mobile, infatti, erano state proprio le minacce e le aggressioni a convincerla a lasciare l'uomo nel 2017, abbandonando insieme ai due figli minori la casa dove vivevano per trasferirsi dai suoi genitori. Violenze fisiche, come quando le alzò le mani mentre era incinta del secondo bambino; ma anche psicologiche, con minacce di morte. Come quella volta che le puntò un'arma alla testa, davanti agli occhi impietriti dei figli, che da allora iniziarono a vivere nel terrore, al pari della loro mamma.
La paura delle possibili ritorsioni era talmente forte che la donna non aveva mai trovato il coraggio di denunciare, terrorizzata che lui potesse prendersela non solo con lei, ma soprattutto con i due bambini. Anche dopo la fine della relazione l'uomo non aveva mai smesso di perseguitarla, continuando a tempestarla di telefonate su WhatsApp. Il suo cellulare continuava a squillare a tutte le ore e, quando la donna decideva di rispondere, il tenore delle chiamate era sempre lo stesso: provocazioni e intimidazioni, esattamente come quella di giovedì pomeriggio. «Sono con i bambini in auto e adesso vado a sbattere contro un palo» le parole pronunciate dall'uomo, che minacciava di togliersi la vita. Terrorizzata, a quel punto la donna è riuscita in quello che fino ad allora non aveva mai trovato il coraggio di fare: chiamare la polizia.
Dopo la telefonata in questura, intorno all'ora di pranzo, le pantere della squadra Volante sono piombate nell'appartamento dell'uomo, dove lo hanno trovato insieme ai figli, rincasati da poco e impauriti con gli zaini di scuola sulle spalle. È arrivata anche la mamma che ha mostrato agli inquirenti foto e audio Whatsapp ricevuti dall'ex compagno, tutti risalenti alle 48 ore precedenti al loro intervento. Una serie di prove che hanno reso possibile l'arresto dell'uomo in flagranza differita, vale a dire il nuovissimo strumento introdotto dalla legge del 24 novembre scorso relativa alle disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e quella domestica. Una delle primissime applicazioni in Italia, la prima in assoluto a Latina e appena la seconda in provincia, di una misura utile in tutti quei casi in cui la violenza domestica possa evincersi sulla base di foto, video o altri contenuti telematici che dimostrino che sia avvenuta nei due giorni precedenti all'intervento delle forze dell'ordine. Esattamente come in quello del quarantasettenne, trasferito nel carcere di via Aspromonte in attesa di convalida.
 

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