«Sofisticate esigenze di riciclaggio» la Dia indaga su mafie ed economia

Pubblicata la relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia al Parlamento, ecco la situazione di inchieste e indagini nel territorio pontino

«Sofisticate esigenze di riciclaggio» la Dia indaga su mafie ed economia
di Elena Ganelli
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Sabato 16 Settembre 2023, 11:28

LA RELAZIONE

Non soltanto traffico di sostanze stupefacenti, usura ed estorsione. L'economia delle diverse organizzazioni criminali presenti sul territorio della provincia di Latina autoctone o trapiantate da altre realtà limitrofe trova il suo potere anche nei settori dello smaltimento rifiuti, nel ciclo del cemento, nell'agricoltura con sfruttamento della manodopera. I gruppi criminali hanno quindi «sempre più sofisticate esigenze di riciclaggio e non possono prescindere dalla collaborazione con soggetti compiacenti dell'imprenditoria operanti su territorio».
E' quanto emerge dalla relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia al Parlamento che racconta l'azione di contrasto condotta da magistratura e forze di polizia e lo stato della situazione. La foto del territorio pontino che emerge è quella di un'area geografica dove «le realtà criminali autoctone hanno dimostrato nel tempo la capacità di determinare le condizioni di assoggettamento ed omertà al pari delle organizzazioni tradizionali più note e meglio strutturate. I sodalizi Ciarelli, Travali e Di Silvio mantengono la loro influenza sul tessuto economico e sociale del territorio. Il tutto mentre permangono le proiezioni di clan camorristici quali i Moccia, Casalesi, Bardellino, Mallardo, nonché di formazioni di matrice ndranghetista quali i Tripodo-Romeo, Alvaro, Commisso, Gallace».
Nel territorio pontino quindi le organizzazioni autoctone si caratterizzano per un'autonomia che risulta anche più marcata rispetto a quella riscontrabile a Roma tanto che «la silente infiltrazione di camorra e ndrangheta deve necessariamente confrontarsi e raggiungere una multiforme e opportunistica collaborazione con gli ambienti delinquenziali del luogo». E se il traffico di stupefacenti resta l'attività più redditizia, a questo si sommano estorsioni, usura, riciclaggio, ingerenze nel settore dei rifiuti con ricorso agli sversamenti abusivi, lottizzazioni abusive o opere di trasformazione urbanistica non autorizzate, agromafie e caporalato.
Secondo il rapporto della Dia «i tentativi di condizionamento e d'infiltrazione nei locali apparati amministrativi e politici, rappresentano per le consorterie un obiettivo primario propedeutico ad orientare l'aggiudicazione delle gare d'appalto o ad agevolare il rilascio di concessioni e autorizzazioni soprattutto nel settore edilizio e balneare». E' il caso dell'operazione Dune' che ha portato alla luce presunte irregolarità e interferenze nelle gare d'appalto indette dal Comune di Sabaudia mentre a luglio 2022 è stata data esecuzione ad un'ordinanza cautelare per falso, turbata libertà negli appalti riguardanti l'affidamento in gestione di spiagge e servizi connessi con la balneazione, oltre a frodi, indebite percezioni di erogazioni pubbliche nell'ambito della gestione dei servizi di balneazione, lavori ed opere pubbliche eseguite e commissionate dal Comune di Terracina. Gli interessi economici insomma si indirizzano su quelle attività. Elena Ganelli
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