A Latina la nuova giunta Coletta senza centrodestra, ma restano due posti liberi

A Latina la nuova giunta Coletta senza centrodestra, ma restano due posti liberi
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 17 Novembre 2021, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 09:49

Oggi nasce la nuova giunta di Damiano Coletta, quella del secondo tempo, quella della seconda amministrazione della sua carriera da sindaco di Latina. E non ci sarà il centrodestra, ma comunque resteranno due posti liberi. Che il primo cittadino ha scelto di tenere aperti.
«Vedremo quello che il sindaco partorirà - esordisce Claudio Durigon, deputato della Lega - ma al momento ci sono zero possibilità che il centrodestra entri in giunta». Durigon precisa anche un altro dettaglio: «La Lega si muove sempre in unione con il centrodestra». Tanti in queste ore avevano ipotizzato divisioni e anche l'eventualità che la Lega potesse avanzare da sola verso il governo cittadino, dopo le dichiarazioni di Giovanna Miele e Massimiliano Carnevale che chiedevano un ruolo chiaro: o dentro, perché per accettare il programma proposto da Damiano Coletta bisognava avere anche modalità di controllo, o fuori, con mozione di sfiducia dopo il Bilancio e ritorno alle urne. Ma Durigon pone un freno a questa ipotesi: «Il centrodestra, unito, ha deciso di non entrare in giunta». Anche se poi ammette: «Coletta, a quanto apprendiamo, ha scelto di nominare sette assessori e non nove, lasciando quindi due posti liberi. È un segnale. Così come è stato un segnale l'elezione all'unanimità di Raimondo Tiero a presidente del Consiglio comunale». Che tipo di segnale sia, questo però il centrodestra attende di valutarlo, se sia per il centrodestra unito o per eventuali, futuri transfughi.
Oggi è il giorno della giunta: la stampa è stata convocata per le ore 15 in Comune, orario nel quale il sindaco schiererà la sua squadra di governo. Confermate le indiscrezioni dei giorni scorsi, che vedono due conferme come Simona Lepori alle Attività produttive e Dario Bellini all'Ambiente, provenienti dalla precedente amministrazione Coletta, e le new entry Francesca Pierleoni (indicata dal Pd) come vicesindaco, anche se con delega ancora da definire, Pietro Caschera (anch'egli in area Pd) all'Urbanistica, Massimo Mellacina al Bilancio, mentre Scuola e cultura andrebbero a Laura Pazienti; in quota M5S entrerebbe invece Adriana Calì. Tra le deleghe che Coletta terrebbe momentaneamente per sé, in particolare, vi sarebbe quella ai Lavori pubblici, una delle più rilevanti, e che potrebbe, in chiave futura, essere centrale per un'ipotetica, eventuale, futura, indicazione da parte del centrodestra.
MUZIO ABBANDONA
Intanto, Coletta rischia di perdere un voto in Consiglio: ieri è giunto l'altolà di Annalisa Muzio (Fare Latina), che dichiara: «Abbiamo colto l'invito del sindaco e del Patto per Latina, e siamo stati gli unici a sottoporre al sindaco un documento strutturato, con una serie di punti su cui iniziare a dialogare in maniera costruttiva. A oggi ci troviamo però costretti a stigmatizzare il totale disinteresse del sindaco, e la mancata risposta rispetto al nostro modo di intendere l'azione amministrativa: non abbiamo avuto nemmeno la cortesia istituzionale di ricevere una risposta che sarebbe stata quantomeno d'obbligo rispetto a un movimento da solo segna più del 5%». La Muzio prosegue osservando come «assistiamo a un dialogo serrato con gli attori del centrodestra, per permettere all'amministrazione di sopravvivere e forse poi di iniziare ad agire, ma i cittadini hanno difficoltà a comprendere se gli accordi avverranno per condivisione di punti programmatici o per una spartizione di poltrone e poteri. A oggi pertanto intendiamo continuare nel nostro percorso indipendente, a dar voce a quella parte di città che non intende essere rappresentata da questo modo di fare politica, lottando contro una staticità cronicizzata e un annunciato nuovo periodo di immobilismo».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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