Due coppie intossicate dal botulino, colpa del tonno sott'olio fatto in casa

Si sono sentiti male a Formia, ieri in tre portati al Goretti. Intubate le due donne

Due coppie intossicate dal botulino, colpa del tonno sott'olio fatto in casa
di Vittorio Buongiorno
3 Minuti di Lettura
Sabato 17 Giugno 2023, 09:37

L'EMERGENZA

Si sono presentati in quattro martedì sera al pronto soccorso dell'Ospedale Dono Svizzero di Formia. Due coppie di settantenni della provincia di Napoli in vacanza a Formia nell'abitazione estiva accusavano un grave stato di malessere e una profonda debolezza. Si è pensato subito a una intossicazione alimentare e per questo i medici hanno chiesto ai due uomini e alle due donne cosa avessero mangiato.

I SOSPETTI

Con il passare delle ore il quadro clinico si è complicato e quello che all'inizio era un semplice sospetto è diventata una certezza confermata dalle analisi. Tutti è quattro sono rimasti intossicati da tossine botuliniche. Martedì infatti avevano mangiato tonno sott'olio fatto in casa, non è chiaro se da loro o da qualche amico. Evidentemente non era stato preparato con tutte le accortezze del caso e aveva prodotto micidiali tossine.
Le condizioni dei quattro si sono aggravate, tanto che una donna di 74 anni già ieri mattina è stata trasferita a Latina ed è stato necessario ricoverarla nel reparto di Rianimazione guidato dal professor Carmine Cosentino. La donna, con un quadro clinico molto complesso, è stata sedata e intubata. Ieri pomeriggio l'altra donna e uno dei due uomini sono stati a loro volta trasferiti a Latina dopo l'aggravarsi delle condizioni e ricoverati, una in Rianimazione, l'altro nel reparto di Medicina d'urgenza guidato dal primario Massimo Aiuti.

LA VACANZA

I quattro, originari della provincia di Napoli, da quanto ricostruito dai medici che li hanno seguiti, erano in vacanza a Formia. Martedì, quando sono arrivati al Dono Svizzero, tra le altre cose, hanno spiegato di aver mangiato del tonno sott'olio fatto in casa. Con il passare delle ore e con il complicarsi della situazione clinica, quel particolare ha indirizzato la ricerca delle cause dell'intossicazione verso il botulino, un batterio che si sviluppa in assenza di ossigeno, in substrati con troppo acidi contenenti «fonti di proteine consistenti» come ricorda il sito dell'Istituto superiore di Sanità. Quando la situazione di una delle due donne è precipitata, all'arrivo a Latina, è stata sedata e intubata: il batterio infatti provoca blocchi respiratori o comunque una insufficienza respiratoria grave e di lunga durata che può avere esito fatale per il blocco della conduzione nervosa ai muscoli responsabili della respirazione.
L'equipe guidata dal professor Cosentino ha attivato con l'Istituto superiore di sanità le procedure per la somministrazione di un siero iperimmune, di antitossine botuliniche, che viene distribuito dal ministero della Salute tramite la rete della "scorta nazionale antidoti". E' una corsa contro il tempo perché deve essere somministrato il prima possibile, perfino senza attendere gli esiti della diagnosi di laboratorio. I pazienti per il momento sono tutti in prognosi riservata.

LE CAUTELE

L'episodio riaccende i riflettori sulle cautele necessarie nella preparazione domestica di alimenti. L'istituto superiore di sanità rimarca che «si deve evitare la preparazione casalinga di conserve di carne o di pesce. Questi prodotti non possono infatti essere acidificati o trattati con quantità di sale o zucchero», idonee a bloccare lo sviluppo di tossine botuliniche. Servirebbe nello specifico la sterilizzazione degli alimenti con un processo termico che «si effettua con vapore surriscaldato» a 121 gradi e alla pressione di 2 atmosfere, cosa che non si può fare con gli strumenti normalmente presenti nelle cucine domestiche.
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA