I veleni dell'Agenzia di formazione, nuovi esposti e un racconto che non regge

I veleni dell'Agenzia di formazione, nuovi esposti e un racconto che non regge
di Giovanni Del Giaccio
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Sabato 22 Gennaio 2022, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 08:47

 È il tema del giorno. Non si parla d'altro all'Agenzia formazione lavoro, il Campus dei mestieri della Provincia di Latina su via Epitaffio. La storia di una docente che avrebbe dato hashish a una ragazza, quella di un'altra mobbizzata per avere denunciato tutto. In questura a Latina hanno sfilato prof e ragazzi, ma la novità è che quella relativa alla presunta cessione di droga non sia la sola indagine.

Ci sono veleni che emergono solo oggi, hanno portato a esposti, fascicoli aperti. C'è questa vicenda della droga, ma anche messaggi audio divulgati, altri ragazzi dai quali l'insegnante che ha fatto la segnalazione della festa con hashish, ha ricevuto confidenze. Vere, false? Ai vertici dell'Agenzia smorzano i toni: «Siamo stati noi - ribadisce l'amministratore, Gianluca Cecchet - a fare l'esposto e ci è stato detto di mantenere massimo riserbo. Siamo in attesa degli esiti, ma c'è chi la riservatezza non l'ha avuta e oggi ci ritroviamo in questa condizione. Fateci almeno dire che la presunta cessione di droga non è avvenuta qui, ma eventualmente in casa della docente. Siamo sempre molto attenti a quello che può accadere, se abbiamo sospetti segnaliamo, e lo abbiamo fatto anche in questo caso».
Insegnante che - è vero - riceveva i ragazzi a casa al di fuori dell'orario scolastico per aiutarli a fare gli esami. Si sa che all'Agenzia si rivolge un ceto spesso in difficoltà e la prof si occupava degli studenti anche al di fuori della struttura, come hanno confermato loro stessi. Negando, però, che ci sia stata cessione di droga o addirittura il malore della ragazza. Nessuno dei protagonisti della vicenda, relativa alla fine dell'anno scolastico 2019-2020, è più a scuola. Hanno tutti raggiunto la qualifica professionale e ne sono usciti. Non c'è più nemmeno la professoressa che ha sporto denuncia: si è dimessa un mese fa. Agli investigatori della squadra mobile ha raccontato che era sottoposta a sberleffi continui, al punto da non farcela più, ma quello che emerge dall'Agenzia di formazione è che ultimamente fosse in pratica sempre assente. Ce l'aveva un po' con tutti, è quanto è stato riferito da altri agli investigatori, e aveva presentato più esposti. Sulle ragazze aveva una certa presa e dalle loro confidenze sarebbero nate ulteriori segnalazioni.
«A noi questa avversione nei suoi confronti non risulta - aggiunge l'amministratore - abbiamo trattato la vicenda come in altri casi, rivolgendoci a chi di dovere e aspettando l'esito». Anche per questo l'insegnante che avrebbe ceduto droga incontrando i ragazzi a casa sua è ancora al suo posto. «Non possiamo mica sospendere qualcuno per una denuncia, se verremo informati di provvedimenti nei suoi confronti agiremo di conseguenza, ma per ora non abbiamo nulla» - conclude Cecchet.
Giovanni Del Giaccio
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