Elisa prima latinense del 2024: è nata a Roma

Elisa prima latinense del 2024: è nata a Roma
di Fabrizio Scarfò
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Martedì 2 Gennaio 2024, 11:47

Si chiama Elisa, pesa 3,1 chili, i suoi genitori sono entrambi di Latina ed è una dei primi nati in assoluto del 2024 in Italia. La bimba è venuta al mondo a mezzanotte in punto nella Casa di Cura Santa Famiglia di Roma, dove negli stessi istanti nasceva anche Ludovico, 2,8kg di peso, primogenito di Elisa e Christian da Lariano. Niente da fare, invece, per l'ospedale Goretti di Latina: fino a ieri sera, infatti, non era ancora venuto alla luce nessuno nel primo giorno nuovo anno.

La piccola Elisa è nata allo scoccare della mezzanotte nelle sale parto della storica struttura di via dei Gracchi, sul lungotevere della Capitale, unica mono specialistica in ginecologia e ostetricia in Italia. I genitori, Flavia Spaziani, 39 anni, impiegata, e Marco Ronci, 32 anni, responsabile vendite per una ditta di carrelli elevatori, sono entrambi di Latina, dove vivono e lavorano, hanno festeggiato l'arrivo della piccola Elisa mentre fuori sparavano ancora i fuochi d'artificio.
Grande gioia anche per tutta l'equipe medica coordinata dal ginecologo Luca Cipriano, insieme ai colleghi Benedetta Lobozzo e Eugenio Rolfini, l'anestesista Chiara Sciommeri, gli ostetrici Marzia Alunno, Alessio D'Angelo, Valentina Fabrizi, Elisa Speranza ed alla pediatra Jessica Gubinelli.
«Il nostro 2024 si è aperto così e non potrà che essere un anno indimenticabile le prime parole di papà Marco mentre la sua compagna riposava , anche se quando si diventa genitori ogni giorno lo è».
Niente da fare, invece, per l'ospedale Santa Maria Goretti. Fino a ieri sera, infatti, l'ultima nascita risaliva ancora alle 15:40 del 31 dicembre. L'ultima nata del 2023 è una bambina di appena 1 kg e 7 nata dopo un parto cesareo. Per il primo gennaio nessun fiocco rosa o azzurro, dunque, a conferma del trend che vede la natalità sempre più in calo.
Basti pensare che nell'anno appena concluso sono stati 1072 i piccoli venuti al mondo, a fronte dei 1100 del 2022. «Purtroppo non siamo un'eccezione: il quadro locale riflette quello nazionale» spiegava ieri il dottor Vittorio Rossitto, responsabile di un'unità operativa del presidio ospedaliero di ginecologia. «Tra l'altro ci sono anche molte donne che si rivolgono ad altri ospedali rispetto al Goretti» le parole della dottoressa Paola Lazzari, dirigente medico di ostetricia e ginecologia. «Anche perché - spiegano dal reparto di Ostetricia del nosocomio pontino - le future mamme qui non possono ancora avvalersi della partoanalgesia, più banalmente l'epidurale, che consente di controllare in modo efficace il dolore del travaglio, permettendo alla gestante di partorire in modo naturale e spontaneo».
 

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