Minaccia il suicidio, disarmato dopo 19 ore di trattative

Minaccia il suicidio, disarmato dopo 19 ore di trattative
di Fabrizio Scarfò
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Sabato 28 Ottobre 2023, 11:48

Sono servite quasi diciannove ore di trattative e circa cinquanta militari dell'Arma per far desistere il carabiniere 50enne che da giovedì pomeriggio fino a ieri mattina ha tenuto l'intera provincia col fiato sospeso mentre, sulla spiaggia di Sabaudia, minacciava di togliersi la vita con la pistola d'ordinanza. Le operazioni per far desistere l'uomo, infatti, sono terminate solamente intorno alle 9.30 di ieri, dopo un'intera nottata trascorsa nel tentativo di convincerlo a non uccidersi dopo essersi lasciato con la sua compagna.

Erano circa le 14.30 di giovedì quando è arrivata la chiamata ai carabinieri da parte di una donna che riferiva che l'ex compagno era andato sulla spiaggia della Bufalara per uccidersi. In pochi istanti numerose gazzelle sono arrivate trafilate nel tratto di lungomare, bloccando la strada visto il pericolo anche per i cittadini. Con il passare dei minuti, alla spicciolata, hanno raggiunto l'arenile numerosi militari delle caserme di Latina e Roma, tra cui un primo negoziatore che ha iniziato le trattative attraverso un telefono.
Originario di Priverno ma in servizio ad Anzio, in un primo momento il cinquantenne non ne ha voluto sapere di collaborare e anzi, la sua unica richiesta era quella di parlare direttamente con il comandante provinciale di Roma dell'Arma. Nel frattempo continuava a puntare la pistola contro se stesso, anche quando un parente lo ha raggiunto nel tentativo di farlo ragionare. A nulla sono valsi i suoi sforzi e, mentre proseguivano le estenuanti trattative, attorno calava il buio della notte, illuminata da un faro installato dai vigili del fuoco e che ha seguito il carabiniere per tutta la sera. L'uomo, infatti, non è mai stato lasciato solo e fino alla mattina dopo si stima che siano stati circa cinquanta i militari che hanno preso parte alle operazioni, tutti adeguatamente equipaggiati con giubbotti antiproiettile.
E mentre un'equipe di sanitari del 118 era pronta per intervenire, l'uomo ha continuato a camminare avanti e indietro sulla spiaggia con l'arma in mano, mentre ormai le prime luci dell'alba cominciavano a rischiare l'arenile che in realtà buio per davvero non lo era mai stato, con i lampeggianti delle forze dell'ordine che hanno illuminato le operazioni della squadra di negoziatori di primo e secondo livello dei comandi di Latina e di Roma, ma anche del Gis, il gruppo d'intervento speciale il cui Nucleo Negoziatori è costituito da operatori con spiccate capacità comunicative e particolare equilibrio psico-fisico.

IL TRASFERIMENTO

L'epilogo di una notte vissuta nell'ansia dell'attesa è arrivato solo alle 9.30 circa di ieri mattina, quando l'uomo ha finalmente desistito, disarmato dai suoi colleghi e accompagnato in ambulanza all'ospedale Goretti per i dovuti accertamenti e, successivamente, essere ascoltato dall'autorità giudiziaria. Il cinquantenne, in passato, non aveva mai dato alcun segnale di squilibrio o difficoltà e non vi erano mai state avvisaglie circa l'intenzione di compiere l'estremo gesto. Una vicenda che ora torna ad essere privata.
 

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