Morto per botulino, 10 anni fa l'ultimo precedente al Goretti

Morto per botulino, 10 anni fa l'ultimo precedente al Goretti
di Vittorio Buongiorno
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Venerdì 23 Giugno 2023, 12:07

Erano partite da Napoli martedì mattina della scorsa settimana dirette a Formia le due coppie di amici settantenni che sono rimaste intossicate dal botulino. Il batterio era nel tonno sott'olio fatto in casa da una delle due donne con cui, quella mattina, aveva imbottito un panino sott'olio preparato per il viaggio.

Purtroppo, l'altra sera, uno dei quattro intossicati, Renato Esposito, 73 anni, napoletano, residente nel quartiere "Avvocata" della seconda municipalità del capoluogo campano, non ce l'ha fatta. Ieri la salma è stata trasferita all'obitorio del Santa Maria Goretti e messa a disposizione dei familiari. Non ci sarà bisogno di autopsia, perché la diagnosi è certa: Esposito è stato ucciso dalla tossina botulinica che si è sviluppata nel tonno sott'olio fatto in casa. La conferma è arrivata poche ore prima del decesso dal ministero della Sanità a cui si era rivolta seguendo il protocollo previsto l'equipe del reparto di Rianimazione del Goretti. Gli esami tossicologici infatti hanno avuto esito positivo, il germe produttore del botulino è stato trovato nell'alimento e nei campioni prelevati sui ricoverati.
Medici e infermieri, guidati dal professor Carmine Cosentino, hanno fatto di tutto per salvare il 73enne residente a Napoli, chiedendo al ministero il rilascio del siero iperimmune, cosa che poi è avvenuta secondo le preocedure. E' infatti il Cav, il Centro anti velini di Pavia, a rilasciare il siero che è stato inviato a Roma e da lì trasportato al Goretti. Grazie al siero le condizioni della moglie di Esposito sono lievemente migliorate. Non è più sedata né intubata anche se la sua prognosi resta riservata.
Sta meglio anche il terzo uomo trasferito al Goretti dal Dono Svizzero e ricoverato nel reparto di Medicina d'Urgenza e seguito dall'equipe guidata dal professor Massimo Aiuti. L'unica al momento che non ha manifestato i sintomi dell'intossicazione è la moglie di quest'ultimo, proprio la donna che aveva preparato il tonno sott'olio fatto in casa con cui sono stati imbottiti i panini.
L'intossicazione ha riacceso i riflettori sui rischi che si corrono nel preparare senza le dovute cautele le conserve fatte in casa. L'istituto superiore di Sanità sul proprio sito dedica un approfondito capitolo alle intossicazioni alimentari da botulino e raccomanda vivamente di non produrre nella cucina domestica le conserve di carne o di pesce perché necessitano di un processo di sterilizzazione a vapore non ottenibile con gli strumenti in dotazione nella cucina di casa.
L'ultimo caso mortale in provincia risale a dieci anni fa. Un caso analogo dodici anni fa anche in Ciociaria per un vasetto di carne di coniglio acquistato in un negozio di Frosinone. La donna rimase ricoverata per mesi. Quel prodotto venne sequestrato in tutta Italia dai carabinieri del Nas.
Secondo le statistiche, non recentissime a dire il vero, ogni anno in Italia i decessi causati dalle tossine botuliniche oscillano tra i venti e i trentacique. Gli ultimi dati a disposizione a livello nazionale riguardano il quadrienno 2008-2011 quando morirono 109 persone (62 casi equamente divisi nei primi due anni, poi 26 e 21). In prevalenza questi decessi sono stati causati da conserve prevalentemente di vegetali sotto'olio o sotto acqua, carne e pesce. Ma se non si seguono alla lettera le prescrizioni relative alla quantità di zucchero utilizzata si rischia anche con le marmellate. A dimostrazione del fatto che la malattia viene considerata pericolosa, l'intossicazione da botulino è dal 1990 tra quelle a segnalazione immediata.
 

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