Baseball, Alex Sambucci porta Parma sul tetto d'Europa

Alex Sambucci premiato a Ostrawa (Foto Parma baseball)
di Giovanni Del Giaccio
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Lunedì 19 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:22

 Il primo pensiero è per la figlia: «Ha compiuto un anno proprio durante la coppa, almeno potrò dirle che ho mancato il suo primo compleanno per qualcosa di speciale». Alessandro Sambucci, per tutti Alex, 32 anni, grazie alle sue prestazioni ha portato il Parma a vincere la Coppa Campioni dopo 22 anni e si è preso anche il titolo di miglior giocatore del torneo disputato a Ostrawa, in Repubblica Ceca.
Ne è passato di tempo dagli esordi sul campo Mario Zago di Latina. Lì è nata e si è sviluppata la malattia per il batti e corri. Per questo la sua dedica per la vittoria ha un valore non da poco: «Alla mia compagna Antonella che fin dall'inizio ha capito quanto questo sport sia imporrate per me è non si mai lamentata troppo del poco tempo che sono a casa Ma sopratutto ai miei genitori, papà Giorgio e mamma Josette che fin dai primi passi nel campo di via Ezio mi hanno sempre supportato e spronato nel mio piccolo sogno finalmente dopo 12 anni c'è l'ho fatta ed anche grazie a loro».


Sambucci, schierato come battitore designato, non ha tradito le attese. Il Parma era partito male, perdendo a sorpresa all'esordio contro i tedeschi di Bonn (5-4). A quel punto c'era da vincerle tutte per raggiungere la semifinale: meno agevole del previsto il 13-8 contro i padroni di casa, da dentro o fuori la sfida vinta contro i temibili olandesi dell'Amsterdam (11-6) con un fuoricampo di Sambucci da 2 punti al quinto inning che ha dato una svolta all'incontro. Semifinale tutta italiana contro Bologna e capolavoro dei ducali che battono meno ma sfruttano ogni occasione e soprattutto hanno in Alex un'arma in più: il suo fuoricampo da 3 punti al secondo inning, decisivo nel 5-4 conclusivo. È finale e c'è di nuovo Bonn, qui Sambucci prima spedisce ancora la pallina oltre la recinzione (fuoricampo da 1 punto al 4° inning) e poi batte un doppio che spinge un compagno a casa. Momenti che confezionano il 6-4 finale e danno al Parma la quattordicesima Coppa campioni della sua storia. «Dopo la prima partita persa contro Bonn c'era un po' di sconforto e di delusione - dice Alex - non eravamo fuori dai giochi ma ci siamo complicati la vita. Dopo essere riusciti a vincere contro i cechi e Amsterdam, si respirava un'aria diversa nella squadra, un'energia particolare che è quella che ci ha permesso di vincere le 2 partite successive».
Per la cronaca Sambucci ha battuto 6 valide in 18 turni (3 fuoricampo e due doppi) e spinto a casa 7 punti, chiudendo a una media di 333. Anche per questo è arrivato il titolo di Mvp... «Dopo 12 anni di carriera ai massimi livelli e dopo 5 coppe dei campioni con tre finali perse, volevo a tutti i costi portare a casa la vittoria e aiutare la squadra. Ci ho messo solo tanta determinazione »
E in campionato? «È un capitolo a parte, vogliamo arrivare in finale sicuramente ma abbiamo ancora Bologna davanti e sarà difficile riuscire ad acquisire il pass, ma dopo questa vittoria della Coppa fossi nelle altre squadre starei attento a noi». E Latina? «Rimane sempre dove è iniziato tuttoera qualche anno che non avevo più contatti con la società, ora ci siamo risentiti e fa piacere sentire che tanti ragazzi si stanno riavvicinando e che c'è un bel progetto per riportare questo sport al livello che merita. A volte mi capita di ripensare ai bei momenti passati insiemesopratutto negli anni della scalata dalla C alla A2, ricordi ed esperienze che porto sempre con me e che mi hanno permesso di arrivare dove sono adesso, per questo ne sarò sempre grato»
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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