Liquami rossi dall'Alabro di Ferentino, azienda diffidata alla bonifica

Liquami rossi dall'Alabro di Ferentino, azienda diffidata alla bonifica
di Emiliano Papillo
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Mercoledì 4 Maggio 2022, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 10:03

Arsenico, Nichel, Rame, Stagno, Zinco. Sono le sostanze in quantitativi eccessivi trovare dall'Arpa Lazio su alcuni terreni a ridosso del torrente Alabro, in località Venti Merli a Ferentino. Analisi che hanno portato la Provincia di Frosinone ad emanare una ordinanza con la quale chiede ad una società che opera nella zona e tratta materiali metallici ad uso industriale di intervenire per limitare l'inquinamento dei terreni e a metterli in sicurezza per evitare il propagarsi della contaminazione. Tutto è partito a febbraio quando i carabinieri forestali di Anagni sono intervenuti dopo la scoperta lungo l'argine del torrente Alabro della fuoriuscita di liquami di colore rossastro. Sono partite indagini dei carabinieri forestali e dell'Arpa Lazio estesi a qualche chilometro di distanza. La Provincia era intervenuta chiedendo a una società della zona che tratta materiali metallici di intervenire in quanto nel parcheggio non c'erano secondo gli Enti preposti tutti i sistemi di sicurezza in materiala ambientale per le acque di scolo e mancava qualche accortezza.



La procedura si è conclusa in questi giorni ma visto che il problema rimane, Arpa e Provincia hanno ritenuto che le sostanze trovate nei terreni a volte con valori anche quattro volte superiori alla norma siano causati probabilmente dalla società. Da qui l'ordinanza della Provincia. I controlli dell'Arpa sarebbero avvenuti in almeno tre occasioni. La società che usa soluzioni galvaniche si è sempre difesa sostenendo di non essere colpevole della situazione. Ma le indagini ripetute in più occasioni forniscono un quadro che con ogni probabilità stabilisce la fonte dell'inquinamento nelle opere di produzione della società. Ora non resta che aspettare gli interventi. L'area purtroppo è non è nuova a fenomeni di inquinamento.
 

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