Raggi, appello ai suoi: «Non andate in piazza prima della sentenza»

Raggi, appello ai suoi: «Non andate in piazza prima della sentenza»
di Simone Canettieri
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Martedì 6 Novembre 2018, 00:28 - Ultimo aggiornamento: 13:09

dal nostro inviato
AMBURGO
«Grazie, grazie davvero, ragazzi, ma sarebbe meglio evitare». Senza urtare la sensibilità dei suoi sostenitori e con molto tatto Virginia Raggi dal “Viaggio della memoria” è costretta a trovare il tempo di occuparsi di ciò che l’attende a Roma: sabatoci sarà la sentenza del processo che la vede imputata per falso nella nomina di Renato Marra, fratello dell’exbraccio destro Raffaele. Ma venerdì, alla vigilia del verdetto, è in programma in piazza del Campidoglio (ore 15.30) la manifestazione “Sempre con Virginia”.



Un evento nato su Facebook, ufficialmente all’insaputa del Campidoglio, che inizia a contare unmigliaio di adesioni. Sulla carta sarebbe la risposta al sit-in di dieci giorni fa “Roma dice basta”. In pratica, questa piazza grillina rischia di diventare un boomerang per il M5S non solo di Roma, ma anche di governo, vista la battaglia ingaggiata in questi ultimi giorni proprio sulla giustizia. Ecco perché Raggi – che questa mattina arriverà ad Amburgo per concludere la consueta visita nei luoghi dell’Olocausto dopo la giornata di ieri a Cracovia nei campi di concentramento - ha iniziato a chiamare gli organizzatori per chiedere loro di annullare tutto. La trattativa è aperta. «C’è il pericolo di strumentalizzazioni politiche, il giorno prima di una giornata cruciale», ragionano i fedelissimi della sindaca (che inqueste ore ha riabilitato Salvatore Romeo, l’uomo delle polizze, piazzandolo nella segreteria dell’assessore ai Trasporti LindaMeleo). Basta una frase storta della piazza per arrivare a una sintesidrammatica per ilM5S: grillini contro i giudici, il mondo al contrario.



L’ATTACCO DEL PD
Il Pd, con il deputato Walter Verini, ha già annusato l’aria di cortocircuito chiedendo conto al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sulla bontà di questa iniziativa: «Si tratta di unmodo per orientare la sentenza?».Un pericolo che Raggi per prima non può correre. Ecco perché ha fatto scattare la moral suasion sugli organizzatori per cercare di fermarli. Per evitare cioè che l’iniziativa faccia scoppiare polemiche non desiderate. In Campidoglio, infatti, c’è il terrore diuna doppia pressione non cercata. Da una parte sul giudice, certo; dall’altra sui vertici del Movimento che in caso dicondanna, da codice etico, dovrebbero staccare la spina alla giunta dellaCapitale.

Il gruppo Facebook da cui è partita la mobilitazione nelle ultime ore mette le mani avanti: sarà l’occasione, dicono, per «celebrare i successi raggiunti in questi due anni di Virginia, niente di più». Ma l’imbarazzo in parlamento come addirittura al governo c’è, sul fronte pentastellato. Bonafede, per dirne una, in queste ore sta ingaggiando con la Lega una battaglia di nervi proprio sui processi e sulla prescrizione. «Come rispondiamo se poi dalla piazza i nostri se la prendono con i magistrati?», si chiedono parlamentari molto influenti.

«Sarebbe una follia»,siragionanel M5S.

Il caso Roma in queste ore per Palazzo Chigi è un rumore di sottofondo: si sa che c’è, ma si aspetta sabato. Anche la Lega, con Matteo Salvini, sembra intenzionata a vedere «quello che succede», frenando così, per ora l’opa sul Campidoglio. Raggi è consapevole dell’“equilibrio delicato” e ieri si è trovata a gestire, sempre in remoto, dalla Polonia, l’indagine su Daniele Frongia, assessore e grillino della prima ora per un permesso dato al Cirque du Soleil. Anche qui una telefonata da Cracovia: «Daniele, possiamo stare tranquilli?». Ma questo, visto da qui, sembra l’ultimo dei problemi.

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