Omicidio Sara di Pietrantonio, la mamma: «Paduano non è pentito, ha fatto di tutto perchè soffrisse»

Omicidio Sara di Pietrantonio, la mamma: «Paduano non è pentito, ha fatto di tutto perchè soffrisse»
di Michela Allegri
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Giovedì 10 Maggio 2018, 23:51 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 11:08

Lo sguardo velato da un dolore che non si placherà mai, la voce garbata. Al collo, una collanina dorata con scritto il nome di «Sara», la figlia che a soli 22 anni è stata strangolata e bruciata da Vincenzo Paduano. Mamma Concetta Raccuia ricorda ogni dettaglio dell’alba del 29 maggio di due anni fa, quando è salita in auto, ha raggiunto quella stradina isolata in zona Magliana e ha riconosciuto Sara avvolta dalle fiamme e «i suoi capelli biondi». Non crede che Paduano sia davvero pentito: «Se è così, deve dirmi come e perché lo ha fatto».

Paduano ha avuto una riduzione di pena, pensa che questa sentenza sia ingiusta?
«Per quello a cui ero stata preparata direi che è andata bene, mi avevano detto che ci sarebbe potuta essere una riduzione maggiore della pena. Temevamo che i giudici non riconoscessero le aggravanti. Trent’anni sono tantissimi per un ragazzo così giovane. E comunque ci sarà anche la Cassazione, non è finita».

Lui si è scusato, dice essere pentito. In aula ha pianto. Gli crede?
«Credo che piangesse pensando a se stesso, non per mia figlia. Il pentimento è un percorso lungo, non può avvenire semplicemente chiedendo scusa. Ma poi lo ha visto in udienza? Si era preparato un discorso, lo ha letto da un foglietto. Sembrava una farsa. Dice di essere pentito? Bene, allora me lo deve dimostrare. Deve rivelarmi perché e come lo ha fatto. È stato tutto ricostruito con i suoi messaggi, tracciando il gps dell’auto. Ma lui non mi ha mai detto perché ha ucciso Sara e come la ha uccisa. Mi piacerebbe saperlo. Vorrei sapere cos’è successo nell’ultima mezzora di vita di mia figlia. Io ho una mia teoria».

Cioè?
«Sono sicura che non volesse stordirla prima, ma bruciarla direttamente, darle fuoco mentre era in macchina, farle sentire il dolore. Invece non c’è riuscito, perché lei è scesa, quindi la ha soffocata».

Cosa pensava di Paduano quando frequentava Sara?
«Era un ragazzo educato, veniva a casa mia, chiacchieravamo a pranzo. Leggendo gli atti del processo sono rimasta sconvolta dalla cattiveria e dalla volgarità che emerge dai messaggi che scriveva a mia figlia. Non tanto per le parole usate, ma proprio per i pensieri espressi. Non avrei mai immaginato che Vincenzo potesse fare ragionamenti di quel tipo».

Potrà mai perdonarlo?
«Deve essere difficile per lui perdonare se stesso, figuriamoci se lo posso fare io. Era la mia bambina, aveva tutta la vita davanti».

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