Premio Strega, con le nuove regole del tris di voti la cinquina è a sorpresa

Premio Strega, con le nuove regole del tris di voti la cinquina è a sorpresa
di Alessandro Di Liegro
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Domenica 7 Giugno 2015, 22:57 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 18:33
A un mese dalla cerimonia di consegna del Premio Strega 2015, che si terrà il prossimo 2 luglio nel classico scenario del ninfeo di Villa Giulia, è già possibile stabilire il vincitore assoluto della sessantottesima edizione: l'incertezza.



Merito delle nuove regole ideate dal comitato direttivo del Premio, diretto da Tullio De Mauro, che ha aumentato a né più, né meno di tre le preferenze degli “Amici della Domenica”, i giurati-elettori, ha introdotto il voto telematico e ha inserito una clausola di ripescaggio a favore delle piccole-medie case editrici che, quest'anno, sono presenti in numero pari rispetto alle major, nei dodici candidati che si contenderanno lo Strega. Tanto che non è impossibile pensare a un avvenimento storico, ovvero il “sorpasso” all'interno della cinquina: «Personalmente, me lo auguro - afferma lo storico Lucio Villari, fra i 400 “Amici della Domenica” - molte piccole case editrici hanno prodotto libri interessanti e hanno fatto un lavoro editoriale e di ricerca un pò più articolato rispetto alle grandi case. È giusto che un premio di prestigio come questo allarghi lo sguardo e finalmente ci si sottragga alla pressione che di solito fanno le major».



TRITTICO

Ed è proprio il trittico di preferenze a determinare l'assoluta imprevedibilità del Premio: «A differenza di ciò che accadeva negli anni passati, in cui in qualche modo era possibile annusare l'aria e avere sensazioni più certe», sostiene la giornalista Mirella Serri, anche lei chiamata a esprimere le proprie preferenze che andranno a determinare il prossimo vincitore del Premio Strega. «Il voto triplo comporta uno spoglio diverso e deresponsabilizza un pò - dice il sociologo della comunicazione Gianpiero Gamaleri - è possibile dare anche voti che magari premiano l'impegno, la costanza e la passione con cui un editore o un autore sostengono un'opera. C'è molta curiosità, verrà fuori una cinquina composita che presenterà criteri differenti dal solito». Proprio per l'imprevedibilità che regna sovrana sullo Strega, aumenta anche la curiosità sul possibile risultato finale: la Ferrante è una «outsider di lusso», afferma Mirella Serri, mentre Zerocalcare introduce la nota di novità del fumetto con linguaggio e scansione letteraria, come sostiene Villari. Fra i big: «In cui non ci sono pezzi da 90, piuttosto da 89 - scherza Gamaleri - Capossela rappresenta una bella ibridazione».



INDICAZIONE

A dare una, seppur minima, indicazione sui possibili candidati alla vittoria finale, arriva il Premio Strega giovani. Giunto alla sua seconda edizione verrà consegnato oggi, alle 17.30, nelle sale della Camera dei Deputati dalla Presidentessa Laura Boldrini e dai circa 400 studenti, di quaranta istituti italiani, che hanno composto la giuria di questa branca del Premio: «Domani parleranno soprattutto i ragazzi, i quali leggeranno anche le motivazioni del voto - afferma Stefano Petrocchi, coordinatore della Fondazione Bellonci, che organizza il Premio Strega fin dal 1987 -. Renderemo noto non solo il vincitore ma anche i tre autori più votati: la scheda che riassumerà il voto dei ragazzi sarà all'interno dello spoglio generale del 2 luglio».



A vincere il Premio dei giovani, lo scorso anno, fu Giuseppe Catozzella con Non dirmi che hai paura che raccontava la storia di Samia, una giovane atleta somala con il sogno delle Olimpiadi di Londra e del suo incredibile e periglioso viaggio verso il raggiungimento delle sue aspirazioni: «Il Premio ha dato una grande spinta al libro di Catozzella - continua Petrocchi - lo sa anche la casa editrice che ha goduto di un incremento delle vendite anche grazie alla vittoria dello Strega giovani.
Era una vicenda molto forte che ha appassionato i lettori della giuria i quali, probabilmente, si sono riconosciuti in questa favola moderna. I giovani apprezzano molto le storie che, in qualche modo, possono sentire vicine e, anche quest'anno, diciamo che ci siamo mantenuti sulla stessa linea». Un endorsement per Zerocalcare, Fabio Genovesi o Vins Gallico? «No Comment».
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