Larry Page vuole l'auto volante: già investiti 100 milioni di dollari

Larry Page vuole l'auto volante: già investiti 100 milioni di dollari
di Riccardo De Palo
4 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Giugno 2016, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 18:30
Se la nostra unica motivazione fossero stati i soldi, avremmo venduto l’azienda da molto tempo e ci ritroveremmo a prendere il sole sulla spiaggia». Larry Page, cofondatore di Google, pensa al futuro. Se Sergey Brin è quello con i piedi per terra, sempre pronto a mediare e appianare contrasti, l’attuale CEO di Alphabet - nuova compagnia che ha inglobato Google e i “marchi” collegati - è l’uomo che pensa in grande, che cerca di immaginare, di costruire il futuro. Ok, i Google Glass si sono rivelati un’idea prematura, o semplicemente errata. Ma la macchina che si guida da sola è ormai (quasi) una realtà.

L’ultima avventura è ancora legata al mondo delle auto ed è legata a una misteriosa società che si trova - guardacaso - proprio accanto al quartier generale della compagnia, a Mountain View, California. Quando fu scoperta l’esistenza di Zee.Aero, tre anni fa, Google tentò subito di dire che non c’entrava nulla; il che appariva piuttosto improbabile, visto che la compagnia controlla gran parte delle proprietà dell’area. Poi un reporter - ricorda Bloomberg in un lungo articolo - scoprì che questa sigla misteriosa identificava un team che stava lavorando a una macchina che poteva decollare e atterrare verticalmente. Insomma, un’auto volante.
 
Per dileguare i curiosi, ai 150 dipendenti era stato distribuito anche un foglietto con le risposte da dare ai giornalisti. Ma fu difficile continuare a dare risposte evasive, quando piloti amatoriali cominciarono a segnalare avvistamenti di “strani velivoli” che decollavano dal vicino aeroporto. Ovviamente non erano UFO né Harrier in uso sulle portaerei.
Alla fine, è stato appurato che Zee.Aero non appartiene effettivamente ad Alphabet, ma fa parte del patrimonio personale di Larry Page, che ha investito sul suo nuovo, avveniristico progetto 100 milioni di dollari. Il sito dell’azienda è molto parco di particolari. «Stiamo disegnando, costruendo e sperimentando nuovi modi di andare da A a B», è l’unica ammissione. E a giudicare dai profili dei candidati nella sezione “lavora con noi”, è facile intuire che ingegneri specializzati in aerodinamica possono servire soltanto a un progetto del genere.

VISIONARI
Larry Page fa il paio con Elon Musk, un altro imprenditore che cerca di realizzare i suoi sogni di quando era bambino, grazie alla sua fortuna personale. Poco lontano da Mountain View, nel deserto della California, il patron di Tesla sta mettendo a punto Hyperloop, il treno capace di viaggiare a 1200 km all’ora. Un progetto che ha anche, in parte, tecnologia italiana. Ales tech è una startup che produrrà le sospensioni della navicella-treno che correrà a velocità supersonica all’interno di particolari tubi a pressione ridotta. I primi test sono già cominciati poche settimane fa. 

PARTICOLARI
Bloomberg rivela particolari sugli uffici di Zee.Aero, al numero 2600 di Broderick Avenue, con gli impiegati relegati al piano inferiore e un primo piano chiaramente arredato per ospitare spesso e volentieri un miliardario “nerd” del calibro di Page, con pedana per correre, dipinti costosissimi, stanze da letto principesche e uno dei primi motori del razzo SpaceX - uno dei regali personali di Musk. Con il tempo, lo spazio dei tecnici è stato ampliato e la stanza “padronale” è stata sostituita da altri uffici. Secondo indiscrezioni, la compagnia ha affittato un hangar aeroportuale a Hollister, non lontano dalla sede di Google, dove un paio di prototipi vengono regolarmente testati. Altri spazi sono stati occupati all’Ames research Center della Nasa, dove verrebbero realizzate parti del nuovo “prodigio”. E non è escluso, come è avvenuto spesso in passato, che Page voglia assistere, o partecipare personalmente, al collaudo della nuova tecnologia.

Zee.Aero, secondo Bloomberg, non è l’unica compagnia ad occuparsi di questo progetto di auto volante. Lo staff di Kitty Hawk si starebbe occupando del design del nuovo veicolo, in un edificio di due piani poco distante. Il suo presidente è Sebastian Thrun, fondatore dell’azienda specializzata in progetti avveniristici, Google X, nonché “padre” della famosa macchina senza pilota.

Il team appare motivatissimo a creare questa nuova diavoleria. Tony Fadell, un manager che ha avuto occasione di lavorare sia con Larry page che con Steve Jobs, ha detto di avere imparato molto da quest’ultimo in marketing e product design. Ma il fondatore di Google, per lui, è stato «quello che ti apriva gli occhi». Grazie allo stupore e all’entusiasmo, assolutamente reali, che provava a ogni nuovo progetto.

CAMBIO DI PASSO
Dall’anno scorso, il cambio di passo di Page rispetto al suo cofondatore (oggi presidente di Alphabet) è stato evidente. L’impulso alla ricerca nel settore degli smartphone, ma anche in quelli dell’intelligenza artificiale, della robotica e dei droni è stato molto deciso. L’idea di rendere “connesso” tutto il mondo con semplici palloni aerostatici è sua. E poco importa che altri, quando Page descriveva il progetto, reagissero dicendo che era “completamente folle”. 

«Restate affamati, Restate folli», diceva Steve Jobs ai giovani, in un celebre discorso all’Università di Stanford. Larry Page lo ha certamente preso sul serio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA