Ladispoli blindata per la festa milionaria del magnate russo: star sul palco e fuochi d'artificio

Ladispoli blindata per la festa milionaria del magnate russo: star sul palco e fuochi d'artificio
di Maria Lombardi ed Emanuele Rossi
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Domenica 11 Agosto 2019, 00:49 - Ultimo aggiornamento: 17:15

Il mega palco sul mare, allestito nel parco dell'hotel La Posta Vecchia di Ladispoli. L'hanno montato in due giorni cercando di tenere segreto il nome di chi si esibirà. Una nave a largo, lo Sputnik, con una pista per l'atterraggio degli elicotteri. Un viavai di auto, furgoni neri e tir al cancello dell'albergo extralusso. Chi entra deve essere identificato, c'è la fila. Che succede nella villa seicentesca tra le più esclusive residenze in Italia? Il palco, la nave, gli accessi bloccati e nessuno disposto a svelare il mistero. È l'evento più esclusivo e blindato dell'estate, sulla costa laziale. Si festeggia oggi un compleanno miliardario e sarà un party da favola, con fuochi d'artificio che faranno splendere il mare nella notte, roba mai vista da queste parti, e la voce di Enrique Iglesias, figlio di Julio, per i pochi ospiti.
 


Chi può permettersi di invitare una pop star mondiale per spegnere le candeline? Bocche cucite, tutti in hotel giurano di non sapere. Ma il segreto non regge. A scegliere la dimora storica a picco sul mare per la festa da mille e una notte è un magnate russo, Leonid Mikhelson, tra gli uomini più ricchi del paese, amministratore delegato, presidente e principale azionista della società del gas Novatek. Secondo Forbes la sua fortuna si aggira intorno ai 23,6 miliardi di dollari. 

I COSTI
Oggi compie 63 anni e brinderà insieme a una ventina di persone nel parco dell'hotel di Palo Laziale. Il miliardario ha affittato l'intero albergo e il castello Odescalchi per un milione e trecentomila euro. I fuochi d'artificio - autorizzati dal Comune - saranno sparati dalla nave Sputnik, ormeggiata da ieri mattina davanti l'hotel. Solo lo spettacolo di luci costa una cifra pazzesca, 350mila euro. Cena supersofisticata, a un ristorante giapponese di Ladispoli sono stati ordinati vassoi di sushi. I camerieri che serviranno la cena dovranno passare i controlli di sicurezza strettissimi e consegnare all'ingresso i cellulari, così come tutti gli inservienti dell'albergo. Le guardie private impediranno a chiunque di avvicinarsi alla villa e blinderanno l'evento. Già dalle 20 di stasera la navigazione è interdetta su quel tratto di costa, per via dello spettacolo dei fuochi d'artificio, in acqua il presidio della guardia costiera. E poi Iglesias che si esibirà sul palco montato in soli due giorni con l'attrezzatura portata da sei tir. 
Il re dei Paperoni russi, tra i 60 uomini più ricchi del mondo, e i suoi ospiti arriveranno a largo di Ladispoli in elicottero, atterrando sulla pista della nave Sputnik, e con alcune lance raggiungeranno l'hotel. Pacific, lo yacht del magnate, è ormeggiato al momento nel porto castigliano di Roses, in Spagna, ed è probabile che il miliardario con famiglia e amici partiranno da lì. Il Pacific è uno yacht di 86 metri, con 30 persone di equipaggio, piscina, teatro e cinema e anche una pista di atterraggio per gli elicotteri. Alla fine di maggio di questo anno si era avvicinato al porto di Reggio Calabria.
 
 

L'ALTRO MAGNATE
«Un vanto per la nostra città che un altro magnate russo venga a farci visita», s'inorgoglisce il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando. «Anche noi abbiamo dato una mano alla realizzazione dell'evento e manderemo la Protezione civile perché tutto si svolga per il meglio». Qualche settimana fa, a fine luglio, il miliardario russo Andrey Melnichenko aveva fatto sosta con il suo yacht A davanti all'hotel La Vecchia Posta e si era fermato a cena nella storica villa. Il veliero più grande e costoso del mondo, alto come un palazzo di 8 piani, progettato dalle archistar Philippe Stark e Martin Francis, era passato anche da Ostia il 25 luglio.
E La Posta Vecchia, in questa estate, torna al centro della mondanità più ricca. La dimora seicentesca, voluta dagli Odescalchi, che sorge sui resti di una grande villa marittima romana e destinata, nel corso del tempo, ad albergo, ristoro e stazione di posta pontificia, ristrutturata negli anni Sessanta da Paul Getty è stata poi trasformata in hotel di extralusso da Roberto Sciò. A giugno anche un miliardario neozelandese, Graeme Richard Hart, aveva fatto sosta a largo dell'hotel. 
 

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