Trump annuncia l’armata spaziale: ingegneri-soldato e hacker

Trump annuncia l’armata spaziale: ingegneri-soldato e hacker
di Anna Guaita
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Domenica 22 Dicembre 2019, 00:24 - Ultimo aggiornamento: 00:30

Per ora non ha né una divisa, né un logo. E’ anche piccolina, paragonata alle sorelle maggiori. Ma la nuova branca delle Forze Armate Usa ha un nome che evoca film di fantascienza e avventure futuristiche. Firmando il National Defence Authorization Act, il bilancio del Pentagono per l’anno fiscale 2020, Donald Trump ha dato vita venerdì sera alla Space Force, il nuovo corpo delle Forze Armate che avrà il compito di «proteggere gli interessi degli Stati Uniti nello spazio».

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LE PROMESSE
Il presidente mantiene così una delle promesse elettorali, per di più una che riscuoteva sempre applausi scroscianti. E’ stata la sua astuzia di uomo di spettacolo a suggerirgli un titolo epico per un corpo militare che almeno all’inizio avrà compiti essenzialmente difensivi, più scientifici che avventurosi. La Space Force è il primo corpo nuovo creato nelle Forze Armate Usa sin da quando nel 1947 venne formalizzata l’esistenza autonoma dell’Aeronautica militare. Nel primo finanziamento ottenuto da Trump, il Congresso ha garantito 40 milioni di dollari, in un bilancio del Pentagono che supera i 738 miliardi di dollari, e la cifra basterà per poco più di 200 dipendenti. Costoro saranno tutti esperti di tecnologia avanzata, intelligenza artificiale, hackeraggio.

IL COMPITO
Il loro immediato compito sarà infatti di proteggere il Global Positioning System, noto con l’abbreviazione Gps, costituito da circa 31 satelliti in orbita. Il sistema è cruciale per l’economia e le comunicazioni non solo degli Stati Uniti, ma anche dell’Europa. Finora gli operatori di questi satelliti, e degli altri 870 che gli Usa hanno in orbita, hanno dovuto difenderli solo dai detriti che galleggiano intorno al nostro pianeta. Ma negli ultimi anni sia la Cina che la Russia si sono messe a lavorare a sistemi che possano mettere in ginocchio gli Usa attaccandoli nei loro sistemi di comunicazione. La Cina ha dimostrato una decina di anni fa di poter già costruire razzi in grado di distruggere satelliti in orbita, e lei stessa vi ha fatto ricorso per abbattere un suo satellite meteorologico che era diventato instabile. Lo stesso ha fatto l’India solo un anno fa, mentre la Russia sarebbe nelle fasi finali di preparazione di simili mezzi distruttivi.
 
 

IL SISTEMA
La Space Force dovrà dunque costruire un nuovo sistema difensivo dell’apparato satellitare Usa. Molto probabilmente è in programma anche un sistema in grado di riconoscere e distruggere eventuali missili balistici in volo verso mete americane. Diciamo “probabilmente” perché quale sia con precisione la missione futura della Space Force rimane abbastanza segreto. Anche le parole del ministro della Difesa Mark Esper rimangono vaghe: «La nostra dipendenza da strutture basate nello spazio è cresciuta in modo drammatico – ha detto dopo la firma della creazione del nuovo corpo - Lo spazio si è evoluto in un terreno di guerra, e la missione della Space Force sarà di mantenervi il nostro dominio».

Dal canto suo il ministro dell’Aeronautica Barbara Barrett, alla quale sarà affidata la gestione del nuovo corpo, precisa: «La nuova forza non sarà misurata dal numero di persone che la compongono, ma dal livello di tecnologia che la caratterizza». Molti esperti però sospettano che questo possa essere il primo passo verso una militarizzazione dell’orbita terrestre, possibilmente con la creazione anche di armi orbitanti, ma controllate da terra. Difatti la Space Force non è destinata ad avventurarsi nello spazio, quel compito rimane nelle mani della Nasa, cioé della componente civile e non militare dello Stato Usa. Nella sua versione finale dovrebbe comprendere circa 16 mila uomini e donne, in grande maggioranza esperti nel settore tecnologico. Quasi tutti verranno scelti dagli altri corpi delle Forze Armate, l’Esercito, la Marina, l’Aeronautica.

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