Addio a dj Coccoluto dal negozio di Gaeta alle notti del mondo

Addio a dj Coccoluto dal negozio di Gaeta alle notti del mondo
di Giuseppe Mallozzi
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Mercoledì 3 Marzo 2021, 10:03

Si è spento ieri mattina alle 4,30 Claudio Coccoluto, uno dei più noti dj italiani. Il più grande, secondo molti, capace di portare i suoi ritmi e le sue sonorità innovative da una parte all'altra del mondo. Si trovava nella sua abitazione di Cassino, circondato dall'affetto della moglie Paola e dei figli Gianmaria e Gaia. Aveva 59 anni e nell'ultimo anno ha combattuto contro la malattia che alla fine lo ha stroncato. Claudio Coccoluto aveva cominciato a giocare con i dischi da ragazzo nel negozio di elettrodomestici del padre in Via Lungomare Caboto a Gaeta, dove era nato e cresciuto.
All'epoca non c'erano i computer ma il giovane Claudio, con un po' di estro e fantasia, ha fatto ricorso ad un piccolo mixer e il negozio di papà Erasmo era diventato una mini discoteca sul principale lungomare della città. Nella seconda metà degli anni Settanta, ai tempi di Radio Andromeda, una delle prime radio libere di Gaeta, la sua passione aveva già un carattere pedagogico: la musica quale deterrente per sviare il ricorso all'eroina e a forme estreme e radicalizzate della politica di quegli anni. Quelli erano anni grigi e pesanti anche in una realtà provinciale come quella del Golfo ma Claudio era un predestinato e, soprattutto, aveva talento ed intuito. Di lì si era spostato in altre radio e nelle discoteche dove lo chiamavano semplicemente Cocco o Cocodance, finendo per dominare le consolle delle principali discoteche di Gaeta e Sperlonga e soprattutto del Seven Up di Gianola, prima che le bombe della camorra provocassero danni e vittime
Il giovane Claudio diventò ben presto un mito per tanti giovani della sua generazione . Si era guadagnato sul campo la qualifica di Dj resident. Il Golfo cominciava a stargli stretto. E così che dall'Histeria di Roma un altro monumento della notte dei primi anni ottanta arrivò una telefonata da Marco Trani con un compito per niente facile: sostituire al mixer Corrado Rizza, che aveva già spiccato il volo nella disco music internazionale.
Claudio Coccoluto si distinse ben presto anche come imprenditore. Voleva offrire posti di lavoro quasi per sdebitarsi simbolicamente nei confronti di chi aveva fatto lavorare lui. E così prima di diventare il primo Dj proveniente dalla vecchia Europa ad esibirsi al prestigioso Sound Factory Bar di New York, creò a Roma il Goa, unico club italiano di quegli anni nelle classifiche mondiali del settore. Un merito che condivise con il suo socio, Giancarlino Battafarano, primo ieri a dare la notizia della scomparsa.
Essenziale, raffinato, mai banale, il dj di Gaeta ha incarnato l'utopia di una movida lontana da pregiudizi, di una libertà totale, di un innovatore che l'ha portato a creare la musica underground e ad essere vivace produttore di se stesso, con la realizzazione di sei compilation in otto anni, l'ultima, nel 2008, che fu la sua consacrazione artistica: ben quattordici 14 tracce mixate in un'unica sequenza di vinili ed effetti mixati a mano libera. Ieri sera l'omaggio di Amadeus e Fiorello alla prima serata della 77° edizione del Festival di Sanremo. I funerali oggi alle 15 nella Basilica Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti), Piazza Del Popolo a Roma. Poi la tumulazione a Cassino. Nella sua natìa Gaeta, il sindaco Cosmo Mitrano ha proclamato il lutto cittadino.
Giuseppe Mallozzi
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