ROMA - Chi non ricorda Maria Callas aggiustarsi la stola di seta, immancabile accessorio del suo guardaroba? «A quei tempi c’erano solo due persone che sapevano portare la stola in quel modo: Maria Callas e il cardinale di Milano Montini, che sarebbe divenuto papa Paolo VI», ha sempre affermato Biki.
La stilista milanese è stata colei che le ha restituito un guardaroba stracolmo di abiti strutturati, con plissé e drappeggi studiati per alleggerire la figura, scolli a barchetta che appiattivano il poderoso décolleté, guanti lunghi a slanciare le braccia e un turbante - dettaglio caro alla stilista - che la sollevava e le restituiva un’aria regale.
Mentre restano i cimeli a raccontare il grande tormento di una donna che fu capace di muoversi come fosse magra, anche quando fu sotto il quintale.
E spopola lo stile di una donna nel mito come la Callas. Divina scomparsa dalle scene 36 anni fa, nei nostri ricordi è più viva che mai. Così come nel guardaroba. Dagli occhiali firmati Kopajos alle gonne con la sottogonna, dal vitino da vespa alle mantelle, sono tanti gli accessori e i capi di abbigliamento che hanno ereditato lo stile di una icona che il 2 dicembre il mondo omaggia: avrebbe compiuto 90 anni se solo fosse ancora in vita.
Per celebrare il perdurare della sua fama l’Hotel Quirinale a Roma le dedica una suite, la Gremese editore pubblica un romanzo di 160 pagine scritto dalla giornalista Roberta Maresci «Maria Callas» e gli chef le dedicano i piatti che amava cucinare.