Tutto ritorna. Anche l’oro torna a essere oro. Eternal Gold Prada è la prima collezione di fine jewelry di un marchio di lusso creata interamente con oro riciclato e certificato al cento per cento. Trasparenza radicale, si può definire, che abbina l’idea di eterno e di sostenibilità. Il debutto nella gioielleria di Prada, d’altra parte, non poteva che essere così. D’avanguardia. Quarantotto pezzi, dal bracciale all’orecchino, dal choker all’anello, sono realizzati da fonti di materiali riciclati idonei, tra cui vecchi gioielli, o l’oro industriale come quello dei componenti elettronici. Ogni singolo monile è conforme agli standard della Chain of Custody stabiliti dal Responsible Jewelry Council.
Un recupero prerogativa esclusiva di Prada, come sottolinea Timothy Iwata, direttore di Prada Jewelry: «Tutte le fasi della catena di produzione dei nostri gioielli e dei nostri diamanti sono verificabili e tracciabili. Nessun’altra gioielleria o casa di moda lo fa». Il controllo è sulla sicurezza del lavoro, sui diritti umani, sull’impatto ambientale e sull’etica aziendale. Anche le pietre di ogni dimensione sono tracciabili. Ed è un’altra novità assoluta. «Per i diamanti pavè siamo il primo marchio globale a dare piena trasparenza, mentre di solito è possibile solo per quelli a partire da 0,5 carati». E i clienti possono controllare l’autenticità dei gioielli attraverso la piattaforma Aura Consortium Blockchain.
Il significato
Prada fa una rilettura delle forme archetipe della gioielleria tradizionale lavorando con il cuore, il serpente, la catena e con il suo stesso marchio, il triangolo. «Quando abbiamo iniziato a progettare la collezione», spiega Iwata «ci siamo chiesti “perché la gente acquista i gioielli?”.
La dualità
E poi il cuore: magari grande, da usare per esempio come ciondolo per il choker, ma che diventa antiretorico. La riflessione in questo caso, spiega Iwata, è che «per la Generazione Zeta il cliché dell’amore fiabesco è insignificante, l’amore può essere forte e devastante, drammaticamente bello». Quindi per dimostrare questa dualità il cuore è bombato sopra, ma con un taglio netto sotto. E ancora le catene, rivisitate, con maglie sovradimensionate, che si possono allungare aggiungendo il bracciale.
A fare da testimonial del debutto di Eternal Gold ci sono la poetessa e attivista americana Amanda Gorman, scelta dal presidente Usa Joe Biden nel 2021 per leggere al suo insediamento una sua composizione. Maya Hawke (figlia degli attori Ethan e Uma Thurman) che oltre a fare l’attrice è cantante (sarà a Milano in concerto a febbraio). Fino alla ventunenne musicista coreana naturalizzata canadese Somi Jeon. Anche in questo caso niente di scontato.