Due volte fragili: Telefono d'Argento contro la violenza alle donne anziane

Due volte fragili: Telefono d'Argento contro la violenza alle donne anziane
di Vanna Ugolini
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 31 Luglio 2019, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 09:31

Truffe, maltrattamenti e violenza fisica, persone che si dovrebbero prendere cura di loro e che, invece, ne abusano o le maltrattano. E' la violenza contro le donne anziane, le over 65. Una violenza che non vediamo  perchè sembra faccia parte della "normalità" e che non  sentiamo, perchè chi la dovrebbe gridare non ha quasi più voce. Pochi strumenti per denuciarla ma anche per riconoscerla perchè a volte fa parte di un condizionamento culturale che porta le donne più anziane ad accettare di essere vittime . 

Ci sono anche poche ricerche al riguardo, perchè questo fenomeno è stata analizzato tardi, negli ultimi dieci anni. Ma è un tema di cui l'Europa si sta facendo carico e che investe milioni di donne, tante anche in Italia. L'Istat ci dice che 2,5 milioni di italiane over 65 ogni anno sono vittime di abusi, violenze o truffe. E i maltrattamenti nei loro confronti, fisici, psicologici o verbali che siano, sono aumentati del 150% in 10 anni. I dati sono emersi nel 2015 durante il 60esimo congresso della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria e vengono rilanciati quest'anno, dopo che l'Auser, l'associazione nazionale di volontariato che si occupa di invecchiamento attivo, ha ideato un progetto di tutela delle vittime.

 I dati per inquadrare il fenomeno difficili da raccoglire e altrettanto da declinare a seconda delle violenze subite ma, durante il congresso emerse che  «sarebbero 2.800 le anziane vittime di violenze sessuali, 600.000 di truffe finanziarie, 25.000 di violenze in strutture sanitarie». E questa è la punta di un iceberg, perché gli episodi reali sarebbero appunto quattro volte quelli denunciati. Anche in questo caso, come per la violenza all'interno delle relazioni affettive, è la casa il luogo in cui maggiormente su subisce , e spesso, sono le persone più vicine alla donna anziana - i figli, la badante - ad agire violenza.

Il progetto dell'Auser si chiama  "Doppiamente fragili",ed è declinato in maniera e in tempi diversi a seconda delle regioni, ma  comunque ha cercato di quantificare quante donne fossero a rischio e quali soluzioni mettere in campo per aiutarle, compresa la formazione di operatori che fossero in grado di valutare i reali rischi che donne anziane corrono. In molte città sono stati istituiti, ad esempio, i Telefoni d'argento, a cui le donne possono telefonare per chiedere aiuto ma anche semplicemente per informarsi dei loro diritti o possono essere indirizzate a fare una denuncia.

Scrive l'Auser Lombardia nella relazione di presentazione del progetto "Doppiamente fragili":«I rischi maggiori si corrono nella propria abitazione. In due terzi dei casi l'aguzzino è un membro della famiglia, ma non mancano badanti, vicini di casa e operatori sanitari». «La metà dei caregiver, anche a causa di un eccessivo carico di lavoro in condizioni difficili, - osserva per Auser MarcoTrabucchi, (dipartimento Medicina dei Sistemi- Università di Roma Tor Vergata) - ammette di aver operato un qualche abuso, dall'alzare la voce a forme più gravi». C'è poi, aggiunge, «lo sfruttamento dei soldi dell'anziana, che viene pressata psicologicamente e talvolta imbrogliata, fino a giungere alla violenza fisica». 

A volte sono le stesse donne che non riconoscono di subire la violenza, perchè per tutta la vita sono state in condizione di subalternità nei confronti del marito e ora sembra quasi normale che lo siano nei confronti del figlio o di chi l'assiste. Molto spesso sono le condizioni economiche a limitare la vittima a fare denuncia, che non saprebbe dove andare o quali cambiamenti affrontare. Le donne hanno pensioni più basse rispetto agli uomini (dell'80 per cento delle pensioni di reversibilità ne beneficia una donna).

Le donne vivono più a lungo ma meno in salute degli uomini (dopo i 75 anni, secondo Istat, il 33 per cento delle donne dichiara di stare molto male contro il 25 per cento degli uomini), sono spesso più sole perchè il marito o il compagno muore prima e vivono in case meno confortevoli di quelli in cui vivono gli uomini soli. Inoltre, continuano a farsi carico anche in età avanzata di figli disabili. Una situazione di cui si comincia a prendere consapevolezza solo ora, ma che che sarà un problema, in seguito all'invecchiamento della popolazione, sempre più gravoso.

 



 

© RIPRODUZIONE RISERVATA