Via del Lido, corsa contro il tempo per l'apertura dei nuovi negozi

Via del Lido, corsa contro il tempo per l'apertura dei nuovi negozi
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 7 Dicembre 2023, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 16:59

Una corsa contro il tempo per aprire prima di Natale e non perdere il periodo delle festività. Per la media struttura di vendita in via del Lido, ormai nota come "vicenda del Q3" si cerca di accelerare i tempi delle autorizzazioni definitive per l'apertura delle tre attività commerciali (Eurospin, McDonald's e Maury's, l'unica che aveva aperto e poi è stata bloccata dall'ordinanza del Comune), in una vicenda che appare kafkiana.

Le attività sono in possesso del titolo unico Suap, che in pratica riunisce in un'unica procedura da un lato il permesso a costruire dall'altro l'autorizzazione al commercio.

Essendo già in possesso di questa, una volta comunicata la fine lavori e la chiusura del cantiere, le tre attività potevano avviare la vendita, come una infatti aveva fatto. E la vicenda ruota intorno in parte a questo: il cantiere aveva dei passi carrabili temporanei che, in base alla procedura unica, una volta che era stata dichiarata la fine lavori dovevano diventare automaticamente definitivi. Così non è stato però per l'ufficio mobilità del Comune, per il quale occorre una nuova autorizzazione. E qui è arrivato l'inceppamento: i passi carrabili, come qualsiasi altro, sono su un marciapiede. Che - a parte rari casi eccezionali - è suolo pubblico. Ovvero è del Comune. Non in questo caso però. E qui si torna indietro di decine e decine di anni.

Negli anni '60 e '70 (soprattutto in questi ultimi) l'allora amministrazione comunale procedeva all'occupazione di terreni privati per pubblica necessità: espropri, di cui il territorio comunale fu pieno in quegli anni: scuole, strade, marciapiedi, piazze, parchi. La città allora si stava allargando, e i terreni servivano alla comunità. Il Comune occupava le aree e realizzava le opere, ma non perfezionava gli espropri: niente pagamento ai proprietari, e soprattutto nessuna voltura del bene al patrimonio pubblico. Affrontati anni (in alcuni casi, decenni) di cause, i proprietari almeno ottengono il risarcimento: in questo caso avvenne una decina di anni fa. Ma poi spetta al Comune volturare il bene. E quello che è avvenuto in questo caso è che la particella su cui passano due dei tre passi carrabili, quelli su via del Lido, al Catasto risulta ancora dei vecchi proprietari, pur essendo inserita nell'elenco di espropri di 40 anni fa. Ergo, non è stato possibile finora perfezionare la procedura per un problema catastale: è rimasta intestata ai privati, pur essendo di fatto da 40 anni del Comune.

C'è poi un altro passo carrabile, quello che affaccia sulla complanare della Pontina, la cui autorizzazione fu richiesta all'Astral, allora competente. Nel frattempo però la strada è passata all'Anas ed è stato necessario ripresentare la procedura. Tutto questo blocca il rilascio finale dell'agibilità definitiva, senza la quale le attività non possono aprire. Attività che temono di perdere il periodo delle festività natalizie, tradizionalmente uno dei più propizi di tutto l'anno. Ma in piazza del Popolo sono fiduciosi che tutto si possa risolvere.
Su tutto questo stanno lavorando gli uffici comunali, che, effettuando tutti i controlli, hanno ribadito ancora una volta che i distacchi sono in regola. Le complanari della Pontina infatti corrono in mezzo ai quartieri, ovvero in zona urbanizzata. In pratica, in corrispondenza delle complanari, c'è un'interruzione totale delle fasce di rispetto di Piano regolatore generale, dall'incrocio con viale Le Corbusier all'incrocio con via Isonzo. Qui, i distacchi sono inferiori e meramente di servizio.

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