E' andato in pensione il primario di Rianimazione. Il saluto di Cosentino: «Lascio un reparto d'eccellenza al Goretti»

Il passaggio di consegne con il facente funzioni Nania: "Grande lavoratore, è una mia fotocopia"

E' andato in pensione il primario di Rianimazione. Il saluto di Cosentino: «Lascio un reparto d'eccellenza al Goretti»
di Fabrizio Scarfò
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Martedì 2 Aprile 2024, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 11:45

SANITA'

«Nella gestione di un reparto bisogna entrare in simbiosi con tutti i suoi componenti e noi abbiamo sempre lavorato come una squadra». Non nasconde l'emozione Carmine Cosentino, storico primario di Anestesia e Rianimazione del Santa Maria Goretti, veterano dell'ospedale pontino e tra i più apprezzati dell'intero nosocomio, il quale pochi giorni fa ha lasciato la direzione della Uoc passando il testimone al dottor Fabio Alfredo Nania.

«Mi devo ancora abituare alla pensione» spiega il medico, al termine di un percorso lungo oltre 40 anni nell'area dell'emergenza.

A Latina dal 1998 e primario dal 2008, in Rianimazione e in sala operatoria vi ha trascorso «12 ore al giorno per 16 anni. Ecco perché il primo giorno fuori dal Goretti è stato un po' traumatico» scherza il dottore, alla sua ultima timbratura acclamato da una standing ovation nell'atrio dell'ospedale. «La mia fortuna è stata quella di poter fare affidamento su un'equipe medica e infermieristica valida e che si è sempre sacrificata. Dalla sala operatoria al nursing: è grazie a loro se negli anni abbiamo ricevuto tanta riconoscenza da parte dei pazienti e dei familiari. Purtroppo, a volte è dispiaciuto non essere riusciti a raggiungere le loro aspettative, ma non sempre si possono vincere tutte le battaglie».

Tra i traguardi raggiunti da Carmine Cosentino, però, non ci sono solo quelli in corsia. È grazie a lui se oggi il territorio è dotato di una rete per il trattamento dell'infarto miocardico acuto, un'eccellenza in provincia che neanche Roma può vantare. Tra il 2010 e il 2015, infatti, ricoprì il doppio ruolo di consigliere provinciale e presidente della commissione welfare, che gli permise di realizzare questo percorso assistenziale innovativo utile a superare le frammentazioni del sistema, puntando su una rete inter-ospedaliera e territoriale integrata secondo il modello "hub & spoke" (attraverso l'interoperabilità fra la rete del 118, i pronto soccorso, le unità operative di cardiologie, le Utic ed i laboratori di emodinamica).

Ma il dottor Cosentino non dimentica neanche i tempi del Covid che «hanno messo a nudo le criticità del Goretti, concepito negli anni 50 e che non è più adeguato alle esigenze moderne. Per questo la priorità è il nuovo ospedale: se vogliamo fare un ulteriore passo in avanti nel sistema sanitario, va compiuto sulle strutture». Il medico ne approfitta poi per fare gli auguri di buon lavoro al nuovo commissario straordinario della Asl di Latina, Sabrina Cenciarelli, certo che «garantirà continuità e darà ulteriori risposte alla sanità locale».

Fabio Nania, nuovo primario facente funzioni del reparto Rianimazione del Goretti

Un grande in bocca al lupo lo manda anche a chi raccoglierà il suo testimone, il dottor Fabio Alfredo Nania, nuovo primario del reparto di Anestesia e Rianimazione. «È una mia fotocopia» scherza Cosentino: «Mi ha sempre seguito con grande sacrificio». «Ho lavorato con lui per anni, duranti i quali si è creato un rapporto di stima» la risposta di Nania: «Metterò tutto il mio impegno per lavorare in continuità, portando avanti i suoi insegnamenti e l'impostazione data nella gestione del reparto».

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