Dalla "buca" nel cuore di Cisterna ratti e odori nauseabondi: disagi e proteste

Dalla "buca" nel cuore di Cisterna ratti e odori nauseabondi: disagi e proteste
di Claudia Paoletti
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Giovedì 4 Giugno 2020, 09:53
Torna il caldo, tornano a proliferare i ratti, le zanzare e gli odori nauseabondi nella buca di Cisterna dove sono cresciuti alberi e arbusti: l'enorme voragine del cantiere edilizio che 15 anni fa prese il posto del Consorzio cittadino per costruire prima un multipiano, poi palazzi e luoghi commerciali e che oggi invece è e resta una palude. «Non è cambiato niente - commenta Daniela Di Carlo, titolare dell'edicola della centralissima piazza 19 Marzo - sono circondata da trappole per topi, disinfetto continuamente e a tutto questo ora si aggiungono tutti gli accorgimenti per il Covid-19. L'altro giorno, dopo la pioggia battente, una famiglia di topi è entrata nel tombino dopo aver tranquillamente passeggiato; se entrasse nella mia attività i giornali diventerebbero coriandoli. Senza considerare il tanfo che nei giorni più caldi proviene dalla buca, l'aria diventa irrespirabile».

L'opposizione consigliare aspetta la risposta scritta a un'interrogazione da tre mesi. «In base alle intenzioni della società proprietaria Gisi Immobiliare srl relative alla realizzazione delle opere chiede la civica Maria Innamorato quali sono gli strumenti tecnici, amministrativi, urbanistici e legali affinché venga rispettato il piano attuativo e di completamento? Quali sono le reali intenzioni della Gisi in merito alle volumetrie connesse e legate alle opere da realizzare contenute nel piano attuativo de-quo con riferimento al rispetto degli standard connessi al perseguimento dell'interesse pubblico? Quali sono le azioni che l'Ente intende porre in essere circa il recupero della fidejussione assicurativa presentata dalla Gisi poi risultata apocrifa? Quali sono conclude la Innamorato gli strumenti attuativi dell'Ente circa il rispetto dell'adempimento contrattuale e legale della convenzione sottoscritta con la società GISI? In caso di responsabilità contabile accertata e definita dalla Procura Regionale presso la Corte dei Conti per presunto danno erariale, chi sono i soggetti eventualmente responsabili e di conseguenza qual è il comportamento dell'Ente in merito ad un eventuale azione di rivalsa?». La Gisi non ha realizzato l'intervento che inizialmente permetteva, nella buca di piazza 19 marzo, una cubatura residenziale di 60mila metri cubi passata a 35mila ed ora con l'ultimo progetto a 27mila. Entro settembre il sindaco Mauro Carturan, in un incontro pubblico, aveva promesso che avrebbe espropriato l'area se la Gisi non avesse presentato un progetto serio e fattibile. Una promessa, anche questa, non mantenuta. «La proprietà ha presentato un piano integrato spiega l'assessore all'urbanistica Renato Campoli l'istruttoria è in corso, dovrà andare in Consiglio, poi si passerà alla progettazione. I tempi sono lunghi». Dunque passeranno altri mesi o forse anni. E anche sulla messa in sicurezza e pulizia dell'area resta il rimbalzo di accuse di responsabilità tra Comune e privati.
Claudia Paoletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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