Clan Di Silvio, i carabinieri sgomberano l'appartamento ai "Palazzoni" dove fu girato il video rap

Clan Di Silvio, i carabinieri sgomberano l'appartamento ai "Palazzoni" dove fu girato il video rap
di Marco Cusumano
3 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Luglio 2023, 14:09 - Ultimo aggiornamento: 16:40

I carabinieri hanno sgomberato l'ultimo apartamento occupato dalla famiglia Di Silvio ai "Palazzoni" di Latina, quartier generale dello spaccio gestito dal clan Di Silvio-Travali.

Si tratta di un apartamento in viale Nervi 44, esattamente nel lotto 46 scala M interno 40. Un luogo simbolo del clan visto che compare anche nel video rap girato da alcuni giovani che inneggiavano ad Angelo e Salvatore Travali (figli di Maria Grazia Di Silvio) entrambi detenuti. Nel video si vedeva anche Valentina Travali mentre contava i soldi, una "provocazione" costata cara visto che la donna è stata poi arrestata per spaccio e per il possesso di una "penna pistola".

I social insomma sono stati un boomerang per il clan Di Silvio. E anche il "set" di quel video, un appartamento Ater, è ora stato sottratto alla famiglia. C'è voluto un po' di tempo, ma la svolta è arrivata grazie all'inchiesta dei carabinieri "Status Quo".

I militari infatti hanno evidenziato all'Ater che "l’assegnataria esercita attività illecite all’interno dell’immobile consegnato, disattendendo completamente la disposizione normativa“. La casa, formalmente asegnata a Maria Grazia Di Silvio ma di fatto utilizzata da Valentina Travali prima del suo ritorno in carcere, è tornata ora nelle mani dello Stato.

Oggi alle 13 i carabinieri di Latina, guidati dal maggiore Antonio De Lise, comandante del Nucleo Investigativo, hanno proceduto all'intervento alla presenza dei funzionari dell'Ater.

E' stato forzato il portoncino blindato (fatto installare dai Di Silvio senza autorizzazione) e poi è stata sostituita la serratura dell'abitazione.

Dentro non c'era nessuno, l'immobile era vuoto e le operazioni sono state svolte in assoluta tranquillità mentre la zona dei palazzoni veniva tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine.

Maria Grazia Di Silvio è un simbolo del clan di Latina: nipote di Vittorio Casamonica (i cui funerali fecero scalpore a Roma nel 2015 per i petali lanciati da un elicottero in volo) è apparsa anche in Tv difendendo la propria famiglia dopo gli arresti di "Status Quo".

Un mese fa Maria Grazia Di Silvio è stata condannata a quattro anni e otto mesi di carcere con l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. La donna è accusata di estorsione aggravata dal metodo mafioso nell'ambito dell'inchiesta "Status Quo" per la quale gli altri cinque imputati hanno scelto il rito abbreviato. Il pubblico ministero della Dda Luigia Spinelli - secondo cui la donna avrebbe estorto denaro al benzinaio di via Epitaffio dopo averlo accusato di aver parlato con gli inquirenti in merito a una serie di precedenti estorsioni messe in atto da esponenti del clan Travali - aveva chiesto 5 anni e quattro mesi. I giudici hanno risconosciuto nel comportamento dell'imputata l'aggravante delle modalità mafiose.

© RIPRODUZIONE RISERVATA