Latina, caso Lessio, Adinolfi (Lega): «Serviva un esperto, persa un'altra occasione»

Latina, caso Lessio, Adinolfi (Lega): «Serviva un esperto, persa un'altra occasione»
di Rita Cammarone
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Domenica 21 Giugno 2020, 09:30
L'INTERVISTA
«Le dimissioni, così all'improvviso, di Roberto Lessio dalla carica di assessore all'Ambiente non mi convincono affatto. E' evidente che sono sintomo di qualcos'altro». Il commento sibillino arriva dall'eurodeputato pontino della Lega Matteo Adinolfi; ha lasciato il Consiglio comunale di Latina per lo scranno di Bruxelles lo scorso anno, ma conosce bene le dinamiche politiche e amministrative del capoluogo pontino. Le dimissioni di Lessio sono clamorose afferma all'indomani del Consilgio - Dopo quattro anni, se ne è andato l'uomo chiave dell'unica cosa fatta, per altro male, da Lbc: l'azienda speciale. Ancor più clamorosa è la nomina lampo ad assessore di Dario Bellini. La sostituzione interna non lascia presagire nulla di buono. Il sindaco Damiano Coletta ha perso un'altra occasione, quella di nominare un tecnico come assessore e cercare di correggere gli errori commessi».

Adinolfi, perché dice che dietro le dimissioni di Lessio c'è dell'altro? Si riferisce alle molteplici criticità del suo assessorato, oltre ad Abc, vale a dire verde pubblico, discarica, erosione della costa?
«Che la gestione dell'Ambiente sia stata fallimentare su tutti i fronti non c'è ombra di dubbio. Ad oggi l'erba è alta come quattro anni fa. Ma al di là di questo, il fattore Abc non va trascurato. I decreti ingiuntivi che stanno arrivando al Comune per la Latina Ambiente hanno un peso. Ho più volte chiesto a questa amministrazione se non intendesse promuovere, in quanto il Comune socio di maggioranza della Latina Ambiente, un'azione di responsabilità per il fallimento della società a tutela dei propri interessi. Non ho avuto risposte. Per contro l'ex assessore al Bilancio Giulio Capirci e Lessio hanno sempre rifiutato ipotesi che portassero al concordato preventivo in continuità, favorendo la nascita di Abc, perdendo la discarica e pagando 900mila euro per l'acquisto dei mezzi obsoleti della mista all'asta fallimentare. Un capolavoro. Ora il Comune riceve decreti ingiuntivi. Abc non ha ancora il mutuo ed ha fallito tutti gli obiettivi».

L'estate è arrivata e Bellini dovrà occuparsi anche della Marina, lei ha qualcosa da suggerire al neo assessore?
«Sì, di risolvere la vicenda delle concessioni demaniali: subito il prolungamento della scadenza, come prevede la legge 145 del 2018».
La Regione Lazio ha stanziato in totale 6,7 milioni di euro per la tutela della costa di Latina, ci sono a disposizione anche fondi europei?
«Sì, la Regione Lazio e gli enti locali devono farsi promotori di un progetto globale, perché l'erosione è un fenomeno vasto che parte dal Nord e finisce al Garigliano. L'Unione Europea offre molte possibilità, anche in questa fase legata all'emergenza Covid».

Uno sguardo alle prossime elezioni amministrative, come è la situazione?
«Coletta, bravo cardiologo, ha giustamente vinto le elezioni nel 2016 per demerito del vecchio centrodestra ma non avendo esperienza avrebbe dovuto avvalersi della collaborazione di esperti. Ha perso un'occasione e ora Lbc, a causa degli scarsi risultati dell'amministrazione, è isolata; anche il Pd sta restringendo le avance. Il centrodestra unito vince le elezioni: serve un candidato politico e con le idee chiare; anche per le candidature dei consiglieri occorre una selezione, gente giovane, nuova, competente. Latina è una città di centrodestra e dobbiamo rispondere con una proposta all'altezza, seria ed efficacie alla risoluzione dei problemi. Uomini e donne, segno di rinnovamento. Meglio più donne, non per una questione di quote rose, ma perché hanno sempre una marcia in più, sono più capaci e bisogna riconoscerlo».
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