Willy Monteiro, Marco Bianchi va a processo: «Ha picchiato un bengalese». Pestaggi e sette denunce alle spalle

Willy, Marco Bianchi va a processo: «Ha picchiato un bengalese»
di Valentina Errante e Alessia Marani
4 Minuti di Lettura
Sabato 19 Settembre 2020, 22:54 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 21:35

Dovrà presentarsi in aula giovedì prossimo Marco Bianchi, uno dei due fratelli indagati per l’omicidio volontario di Willy Monteiro Duarte. Imputato per la prima volta. L’accusa lesioni gravi. Il primo maggio del 2018, quando avrebbe pestato un ragazzo bengalese, non era però insieme a Gabriele e non c’erano neppure Francesco Pincarelli e a Mario Belleggia, che la notte tra il 5 e il 6 settembre erano in via Buozzi, a Colleferro, dove Willy è stato massacrato con calci e pugni. Con Bianchi, due anni fa, c’erano altri amici, adesso imputati come lui. Anche in quel caso il “branco” avrebbe picchiato duro. Tanto da finire a processo con l’accusa di lesioni gravi. Un reato, che è ipotizzabile quando la prognosi dei medici superi i 20 giorni e per il quale si procede d’ufficio, cioè senza denuncia. 

Willy, il video dei Bianchi prima del pestaggio in esclusiva a Le Iene
Willy, i genitori dei fratelli Bianchi rischiano il carcere. Altri tre amici indagati
Omicidio Willy Monteiro, chiesto il sequestro dei beni dei fratelli Bianchi

OMERTÀ
Difficile, altrimenti, che qualcuno, tra Colleferro e Artena, dove la prepotenza e l’arroganza dei due fratelli, esperti di arti marziali era nota, denunciasse. Probabilmente Bianchi, detenuto a Rebibbia, rinuncerà a prendere parte al processo. Le indagini sugli altri pestaggi, nei quali invece sono coinvolti entrambi i fratelli sono ancora in corso. Mentre emergono altri dettagli sul contesto violento che fa da sfondo a questa vicenda. Il padre di Pincarelli, finito a giudizio per estorsione, per esempio, era stato condannato prima che il figlio Mario nascesse, per avere appeso un uomo a una catena durante una attività di “recupero crediti”.

I carabinieri, intanto, vanno avanti con le indagini. Nelle ultime settimane si sono aggiunte altre testimonianze per definire le responsabilità dei quattro indagati. Centrali sono le parole messe a verbale da Belleggia, che ha rotto il patto del silenzio e adesso si trova ai domiciliari. Mercoledì cominceranno gli esami irripetibili, affidati al Ris, sugli abiti degli indagati e sul Suv sequestrato ai Bianchi.
 

Video


LE UDIENZE
La firma dei gip di Velletri a una ordinanza di custodia cautelare in carcere per i fratelli Bianchi non è mai arrivata prima della morte di Willy, eppure i due picchiatori di Artena, con conoscenze e affari concentrati fra Velletri e Lariano, hanno collezionato, una sfilza di procedimenti per cui sono stati o saranno chiamati a processo. La prima convocazione in aula è proprio tra pochi giorni, giovedì a Velletri, e riguarda il più piccolo dei due, Marco. Insieme con altre due persone avrebbe picchiato un uomo del Bangladesh per futili motivi. La prima convocazione era stata fissata al 26 giugno ma rimandata causa Covid. I fratelli Bianchi hanno pendenti, in tutto, altri sette fascicoli giudiziari. 
 
 


Il 13 aprile del 2019, avrebbero pestato di botte un indiano, anche per questa vittima la prognosi è stata superiore ai 20 giorni. In quell’occasione, secondo la ricostruzione, erano in auto con altri due ragazzi e, mentre sfrecciavano per le strade di Velletri, per poco non mettevano sotto un gruppo di indiani che stava attraversando la strada. «Ma siete pazzi?», aveva detto uno di quelli che aveva appena scampato il pericolo e allora i fratelli Bianchi erano scesi dall’auto e avevano iniziato ad accanirsi su l’uomo che aveva osato protestare, causandogli lesioni importanti. L’udienza per il pestaggio dello straniero, per lesioni aggravate dai futili motivi, che vede coinvolto anche Gabriele, è programmata per il 14 maggio 2021. E, sempre per lesioni volontarie (fatti accaduti nel gennaio 2018), i fratelli sono stati convocati in tribunale anche il 19 maggio del 2021. Marco, per un altro episodio di lesioni volontarie avvenuto a Velletri nel 2016, sarà in aula il 15 gennaio. Mentre Gabriele, per una denuncia per detenzione illegale di arma impropria, contestata nel 2017, ha già dovuto pagare un’ammenda di mille euro. 

IL VIDEO
Intanto spunta un video, pubblicato in esclusiva da “Le Iene” e girato in auto dagli stessi Bianchi poche ore prima dell’omicidio di Willy. Si tratta di due storie Instagram di Gabriele, pubblicate intorno alla mezzanotte di sabato 5 settembre: musica raggae ton ad alto volume, nelle immagini, girate in auto, sembrano intravedersi Vittorio Tondinelli, indagato per favoreggiamento, e due donne. I fratelli passano davanti al bistrot di famiglia ad Artena. La macchina rallenta, uno dei Bianchi urla a un ragazzo: «Già sai, e se non sai…». L’altro replica: «Saprai!». Bianchi risponde: «Piace fratello!». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA