A spasso per Verona, alla scoperta dell'arte nascosta della città di Giulietta e Romeo

Gli scrigni inaspettati della città

Hotel Indigo - Arena di Verona
di Valentina Venturi
4 Minuti di Lettura
Sabato 30 Settembre 2023, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 12:14

Basta pronunciare il nome di Verona per far venire in mente specifiche caratteristiche come la drammatica storia d'amore tra "Romeo e Giulietta" della tragedia di William Shakespeare e il balcone di Giulietta, l'Arena con i suoi spettacoli e concerti, oltre a Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori, conosciuta anche come Piazza Dante. Eppure Verona è molto altro e se osservata con uno sguardo attento alla bellezza e all'arte, si possono aprire alla vista scrigni inaspettati. 

Scampagnata fuoriporta di celebrità: gita d'arte nel luogo del cuore

A spasso per Verona, l'arte nascosta

Un esempio lampante è Palazzo Maffei, raffinata Casa Museo nel cuore di Verona.

Quinta suggestiva di Piazza delle Erbe, il palazzo mette a disposizione del visitatore arte antica, moderna e contemporanea attraverso il dialogo continuo tra una raccolta d'arte frutto di oltre cinquant'anni di passione collezionistica dell'imprenditore Luigi Carlon e l’atmosfera accogliente di uno dei più scenografici edifici seicenteschi. Se nella prima parte del percorso espositivo si privilegia il senso di una wunderkammer, il secondo piano è un'esplosione di arte contemporanea tra Futurismo, Pablo Picasso, René Magritte, Lucio Fontana e Marcel Duchamp, fino a lasciarsi trasportare dentro le nuvole dall'opera "Cloud" di Leandro Erlich. D'obbligo una foto dalla terrazza panoramica. 

Arte anche nell'albergo "Hotel Indigo Verona - Grand Hotel Des Arts": in origine residenza privata in un palazzo in stile Liberty dei primi anni Venti, è oggi un art boutique hotel con 62 camere a disposizione, nel cuore di Verona che ha saputo conservare la sua storia e che ora ha una veste rinnovata, grazie ad una sapiente opera di restyling. "Hotel Indigo Verona", della catena IHG, prende il suo nome dall’ampia collezione di opere d’arte che vi hanno trovato dimora nel corso degli anni: appena varcata la soglia si viene accolti dalla scultura “Disco in forma di rosa del deserto” di Arnaldo Pomodoro che da sola riassume e introduce l'atmosfera che si vivrà all'interno. Tra sculture, quadri e persino prestiti provenienti dal Museo della Radio, sono presenti nei piani anche maestri del Novecento come Ciardi, Cascella, Minguzzi, Manzù, Purificato e Murer. 

Roma, la notte glam del golf: la celebrità accendono il gala della Ryder Cup

Cosa vedere (e sorseggiare)

Si dice Verona e si assapora il gusto del mondo vinicolo della Valpolicella e del pregiato Amarone. Tra le tante cantine storiche a Pedemonte la tradizione familiare dei "Farina" prosegue con la quarta generazione di Elena e Claudio. L'arte qui è di casa tanto che la cantina ha vinto il premio Best of Wine Tourism nella categoria Arte e Cultura. L'appassionato degustatore viene infatti accolto sia dal vigneto dove si effettua la confusione sessuale e non si usano insetticidi, ma anche dalla scultura “Für Paul Celan” di Anselm Kiefer, artista tedesco tra i più quotati al mondo, dedicata al poeta ebreo Paul Celan. Sono poi esposte le opere dell’artista Mariano Sardòn contestualizzate all’interno della bottaia con contenitori in gres ceramico colorati e tulip in cemento grezzo e l'innovazione è portata avanti dalla ricerca sui benefici della micro-ossigenazione, la neutralità dei materiali e la bassa conducibilità termica sono oggetti di studio in collaborazione con il dipartimento di Enologia dell’Università di Verona. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA