Un premio per sensibilizzare l’opinione sul tema della violenza di genere. Un evento per promuovere la lotta ad una piaga sempre più profonda, troppo radicata in una società che non può definirsi civile, ogni qual volta una donna muore per mano di un uomo che le promette amore. Si chiamano “consorelle” durante la cerimonia svoltasi nella Sala della Regina a Palazzo Montecitorio, laddove è andato in scena il “Premio Donna d’Autore e Special Awards 2023”, diretto artisticamente dalla sua fondatrice, Anna Silvia Angelini, presidente di A.I.D.E. Nettuno – Associazione Indipendente Donne Europee, con la conduzione di Vittoriana Abate, giornalista e volto TV di “Porta a Porta”.
Il corridoio dei busti conduce il pubblico verso l’ala liberty del palazzo che poi porta nella sala di rappresentanza che ospita i convegni e gli eventi culturali promossi dalla Camera.
Tra le prime file premiata anche la psicoterapeuta sociale Maddalena Cialdella, la collega Simona Abate, poi l’attrice di musical Laura Di Mauro accompagnata all’evento dall’amica Barbara Capponi, volto del TG1. Tra i riconoscimenti speciali quest’anno conferiti anche a uomini che si sono distinti per la loro attività lavorativa e influente a livello sociale, l’artista Mauro Poponesi, così come l’operatrice sociale Daniela Di Camillo, la scrittrice Loredana Manni oppure Milena Di Gennaro, la cui storia di vita è stata cambiata da colui il quale, per odio, possesso e un amore malato, ha pensato di ridurla su una sedia a rotelle sparandole addosso.
Ma Milena è forte e, come Linda Morberg, guarda il pubblico negli occhi invitando le donne a mancare a quell’ultimo e fin troppo spesso fatale appuntamento. Nel parterre allietato dal prologo musicale ad opera dei maestri Gaspare Maniscalco al violino e Alberto Cicero alla fisarmonica, impegnati in un intenso “Libertango” di Piazzolla, anche la fashion designer Fina Scigliano, ideatrice del gioiello delle Donne d’Autore.
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