LA SITUAZIONE

Maltempo, disagi in tutta Italia. Dalle allerte meteo alle vittime, cosa sta succedendo

Dopo le piogge del weekend, una nuova perturbazione sta colpendo tutta l'Italia

Maltempo, disagi in tutta Italia. Dalle allerte meteo agli interventi dei Vigili del Fuoco, cosa sta succedendo

Veneto, nuova fase di instabilità (e nuove allerte)

Nuova fase di instabilità dal pomeriggio/sera di domani e fino alla serata di mercoledì 6 anche in Veneto. Un impulso perturbato porterà altre precipitazioni specie sulle zone centro settentrionali, con quantitativi più significativi sulle zone montane e pedemontane. Il limite delle nevicate si porterà mediamente intorno ai 1100-1300 metri. Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale, sulla base di queste previsioni meteo, ha emesso un bollettino in cui dichiara lo stato di «Attenzione» (Giallo) per criticità idrogeologica e idraulica nei bacini Vene-B (Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone) e Vene-E (Basso Brenta-Bacchiglione), dalle 14 di oggi fino alle ore 00:00 di giovedì 7. È altresì dichiarato lo stato di «Attenzione» (Giallo) per criticità idraulica nel bacino Vene-D (Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige).

Piemonte, centinaia di persone evacuate per rischio frane

Le conseguenze del maltempo in Piemonte hanno creato problemi in alcuni comuni del Torinese per il rischio di valanghe e di frane. A Venaus settantadue persone sono state evacuate in via precauzionale per pericolo valanghe e una trentina sono assistite dal Comune e dal volontariato di protezione civile nel centro polivalente. A San Raffaele Cimena venti persone, in due distinte borgate, sono isolate per frana sulla strada comunale. Anche il Comune di Usseglio è isolato per frana sulla strada provinciale 23 tra Usseglio e Lemie. Per oggi e per la mattina di domani è previsto un significativo miglioramento della situazione meteorologica, con un deciso aumento dello zero termico, che dai 1.700-1.800 metri salirà fino ai 2.100 metri in serata. Il nuovo bollettino emesso dall'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) Piemonte mantiene comunque per oggi l'allerta arancione per valanghe sul settore occidentale, dalla Valsesia alla Valle Po, per gli ingenti quantitativi di neve, superiori ai 130 centimetri, caduti nelle ultime 72 ore. L'ingente quantitativo di neve caduta ha determinato un'intensa attività valanghiva spontanea con valanghe anche di grandi dimensioni che hanno interessato il fondovalle nei settori maggiormente interessati dalle precipitazioni. Pertanto su tutto l'arco alpino piemontese per la giornata odierna il pericolo valanghe è 4 - forte in relazione al riscaldamento atteso. La neve ha causato molti disagi alla viabilità con locali interruzioni nella fornitura dei servizi (elettricità e telefoni) nel Torinese e nel Cuneese, in particolare nelle aree montane. I tecnici, con molte difficoltà per le estreme condizioni meteorologiche, hanno cercato di ripristinarle nella notte. La protezione civile regionale passa dalla fase operativa di preallerta a quella di attenzione, mantenendo costante la sorveglianza su eventuali fenomeni di dissesto sul territorio regionale. Dalle 16 di oggi sarà pertanto chiusa la sala operativa e sarà attivato il servizio di reperibilità.

Liguria, isolati 130 residenti di Corniglia

Sono isolati i 130 residenti di Corniglia, alle Cinque Terre, per una frana ancora in movimento che da questa mattina ha bloccato la Sp30. Si tratta dell'unica via di accesso. «La frana è ancora in movimento, abbiamo fatto transennare, occorrerà qualche giorno per poter intervenire - risponde il sindaco di Vernazza Francesco Villa -. Abbiamo chiesto supporto alla protezione civile regionale per presidiare la strada, di modo che non ci sia il rischio che persone attraversino a piedi. Abbiamo inoltre chiesto un presidio fisso del 118, con un medico per le emergenze». Attualmente si arriva nel borgo solo via treno o via mare. A Corniglia sono presenti anche turisti, «anche con vetture che però non potranno al momento portare via. La stagione turistica è ormai avviata e questo rende ancora più complicate le cose» ha aggiunto Villa. Chiusa anche la Sp 43 tra Levanto e Monterosso per uno smottamento, su cui è in corso l'intervento della Provincia della Spezia. Frane anche nell'entroterra spezzino.

Piemonte, continua l'allerta arancione per rischio valanghe

Nonostante un significativo miglioramento della situazione meterologica, il nuovo bollettino emesso da Arpa Piemonte mantiene comunque per oggi l’allerta arancione per valanghe sul settore occidentale, dalla Valsesia alla Valle Po, a causa degli ingenti quantitativi di neve, superiori ai 130 cm, caduti nelle ultime 72 ore. L’allerta è gialla per valanghe sul settore alpino settentrionale e sud-occidentale e per rischio idraulico sulle pianure centrali e settentrionali, associato al transito delle piene dei fiumi. L’ingente quantitativo di neve caduta ha determinato un’intensa attività valanghiva spontanea con valanghe anche di grandi dimensioni che hanno interessato il fondovalle. Pertanto su tutto l’arco alpino piemontese per la giornata odierna il pericolo valanghe è 4-Forte in relazione al riscaldamento atteso.

Defluisce la piena del Po

Sta defluendo senza particolari preoccupazioni la piena del Po. Il colmo è transitato tra la notte e la mattinata nelle sezioni più occidentali del Piemonte con valori sopra la soglia 1 di criticità (ordinaria, colore giallo). Si prevede che tali valori si mantengano nelle sezioni piemontesi di Po anche nelle prossime 24 ore. Nell'arco delle prossime 24-48 ore anche i tratti più a valle tra Lombardia ed Emilia saranno interessati da un incremento dei livelli col superamento della soglia 1 di criticità (ordinaria, colore giallo). Ne dà notizia AiPo. Permane e si stima che proseguirà ancora per i prossimi giorni la criticità ordinaria (colore giallo) nei rami del Delta. La piena potrà interessare le aree golenali.

Neve anche sull'Appennino umbro-marchigiano

Dopo un inverno caldo sotto il profilo meteorologico, la neve è tornata a cadere sull'Appennino umbro-marchigiano, fino a quota 700-800 metri. Stamani un'intensa nevicata ha interessato Castelluccio di Norcia, Forca Canapine e l'intero arco dei monti Sibillini, creando uno spettacolo naturale molto suggestivo, e in parte insolito per questo inverno 2023-2024. La neve che cade, dato anche il periodo, è molto pesante e cioè contiene molta acqua, ma depositandosi sulle estremità dei rami secchi delle piante crea un effetto di «fiori di neve», molto suggestivo. Le precipitazioni nevose sono attese per l'intera giornata odierna e nella prossima notte, ma secondo le previsioni da domani, martedì 5 marzo, il sole tornerà a splendere sull'Umbria.

Valle d'Aosta, riaperte alcune strade

La strade regionali n. 25 della Valgrisenche e n. 24 della Val di Rhêmes sono riaperte. Sono possibili temporanee chiusure su alcuni tratti per la messa in sicurezza. Permangono le chiusure riguardanti la strada regionale n. 44 della Valle del Lys a seguito della caduta della valanga di ieri in località Bounitzon, a Gaby e attualmente sono in corso i lavori di rimozione della valanga; la strada regionale n. 47 di Cogne (dal bivio della strada comunale di Ozein). Chiuse anche le strade comunali per Valnontey e Lillaz; la strada regionale n. 23 (Valsavarenche) dalla località Eau-Rousse; la strada regionale n. 33 tra Brusson e il Colle di Joux per i lavori di rimozione piante cadute a causa della neve. È quanto emerso, fanno sapere il Dipartimento regionale della Protezione civile e Vigili del fuoco, dalla riunione nella sede della Protezione civile la riunione del Centro coordinamento dei soccorsi (Ccs), a cui hanno partecipato, alla presenza del presidente della Regione Renzo Testolin, tutti i soggetti coinvolti, tra cui i vigili del fuoco, le forze dell'ordine, le strutture regionali competenti, il presidente del Celva, i sindaci dei comuni interessati e i rappresentanti della società Deval. Le eventuali prossime riaperture sono in fase di valutazione da parte delle commissioni locali valanghe di cui sono in corso i sopralluoghi.

 

 

Liguria, Toti chiede estensione stato d'emergenza

L'allerta gialla che nelle scorse ore ha interessato il territorio ligure, terminata alla mezzanotte di ieri, con piogge, temporali, venti forti e una intensa mareggiata ha provocato danni su tutto il territorio. «Grazie al lavoro della sala operativa regionale della Protezione civile abbiamo tenuto costantemente monitorata la situazione sul territorio - spiegano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - L'allerta gialla è terminata, ma nelle prossime ore sarà necessario prestare la massima attenzione alla tenuta del suolo, saturo d'acqua e quindi più soggetto alle frane.

Proprio per far fronte a frane e smottamenti e ottenere maggiori fondi per il ripristino della viabilità nelle tante zone della Liguria che hanno risentito degli effetti del maltempo - hanno detto -, oggi chiederemo al Dipartimento nazionale della Protezione civile di estendere lo stato di emergenza già richiesto per gli eventi meteo che avevano colpito la Regione qualche mese fa: garantire spostamenti sicuri e agevoli su tutto il nostro territorio è una priorità assoluta».

Markus Raffl, il sedicenne travolto dalla slavina in val Passiria

La vittima della valanga in val Passiria è Markus Raffl, un 16enne del posto. Il giovane sarebbe salito in quota, poco prima della chiusura degli impianti, per poi scendere a valle in un fuoripista. Durante la discesa è stato travolto dalla slavina. Il freeride, il fuoripista, è molto popolare tra i giovani in Alto Adige. Le discese nella neve fresca, lontano dalle affollate piste battute, spesso vengono immortalate con le action cam, le telecamerine montate sul casco. Le riprese mozzafiato vengono poi pubblicate sui canali social. Mercoledì scorso un turista tedesco di 22 anni era morto sotto una valanga durante un'escursione di scialpinismo a Racines. I due compagni, un uomo e una donna, sono stati invece recuperati in gravi condizioni all'ospedale di Bolzano e ormai sono fuori pericolo.

Valanga in Val di Gressoney, verso la fine dell'isolamento

Mentre sono in corso i lavori di sgombero della valanga che ieri pomeriggio ha ostruito una galleria a Gaby (Aosta), nelle prossime ore potrebbe finire l'isolamento delle circa 4.500 persone - per la maggior parte turisti - rimaste isolate più a monte, a Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité. Sono in corso le verifiche dall'elicottero del versante dove è avvenuto il distacco: «Il sopralluogo e la gestione delle analisi di queste situazioni di dettaglio permetterà di definire la possibilità di, o avere una finestra temporanea, ovviamente con la guardinia sui siti particolarmente più da attenzionare, in modo da far defluire le persone magari solo per un arco temporale molto limitato che ovviamente verrà comunicato e coordinato attraverso i sindaci, ovvero di arrivare a una situazione che ci permetterà magari di tenerla aperta per un arco temporale più lungo, però è in fase di valutazione, è difficile dare un orario in questo momento». Così il direttore del dipartimento Protezione civile e vigili del fuoco della Regione Valle d'Aosta, Valerio Segor, dopo la riunione del Centro coordinamento soccorsi convocata dal presidente della Regione, Renzo Testolin, presso la sede della protezione civile regionale.

Alto Adige, morto un 16enne sotto una valanga

Un ragazzo di 16 anni è morto sotto una valanga durante un fuoripista a Plan in val Passiria. L'incidente, avvenuto ieri pomeriggio, non ha avuto però testimoni. L'allarme è stato lanciato in serata dai familiari per il mancato rientro del giovane. Sono subito scattate le ricerche e poco dopo le ore 21 il corpo ormai senza vita del 16enne è stato trovato sotto una valanga. Il pericolo valanghe lungo la cresta di confine attualmente è di grado 3 su 5 (marcato), dopo le nevicate dei giorni scorsi. Si tratta della seconda vittima di valanghe negli ultimi giorni in Alto Adige.

Si alza il livello del Po

Il livello del fiume Po si è alzato di due metri nelle ultime 24 ore all'idrometro di Crescentino Po, nel Torinese, sotto la spinta della nuova ondata di maltempo che ha colpito la Penisola dopo un inizio d'anno di caldo e siccità. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nella mattina del 4 marzo sui primi effetti del Ciclone Fedra con piogge torrenziali, forti venti e valanghe e allerta in 15 regioni. Lo stato del più grande fiume italiano - sottolinea la Coldiretti - è rappresentativo dello stato di sofferenza dei corsi d'acqua lungo la Penisola che si sono gonfiati per le piogge, ma a preoccupare sono anche i laghi, con quello di Garda vicino ai massimi storici del periodo.

Valle D'Aosta, migliaia di persone isolate

Sono ancora migliaia le persone isolate a causa delle valanghe cadute ieri in Valle d'Aosta. Alla galleria di Gaby sono iniziati i lavori di sgombero mentre nella notte è stata chiusa la strada regionale n. 24 della Val di Rhêmes a seguito della caduta di una valanga al confine tra i comuni di Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges. Alle ore 10, nella sede della Protezione civile, è stato convocato il Centro coordinamento soccorsi per fare il punto sulla situazione con tutti gli attori coinvolti. «Al momento ha smesso di nevicare e la viabilità interna è buona grazie al lavoro degli operai comunali», ha detto il sindaco di Gressoney-Saint-Jean Mattia Alliod spiegando che nel suo comune tra «residenti e turisti ci sono circa 2mila persone isolate».

Neve anche sul Vesuvio

Torna la neve sul Vesuvio: temperature in deciso calo su tutta l'area a ridosso del vulcano. Sono gli effetti dell'ondata di maltempo che sta interessando il Napoletano e che ha portato pioggia, a tratti anche intensa, su tutta la zona. Il risultato è la presenza di una coltre bianca sul Vesuvio, che interessa quasi tutto il gran cono e che adesso che le nuvole sono meno spesse è visibile anche da Napoli città. I comuni posti alle pendici del vulcano in questo momento sono interessati da leggere precipitazioni, con temperature decisamente più basse rispetto alla giornata di ieri, anche se nelle prossime ore le previsioni parlando di un miglioramento delle condizioni generali.

Frane in Liguria

Disagi anche in Liguria, dove la pioggia insistente di ieri sta provocando smottamenti e piccole frane nel territorio metropolitano di Genova e in città. Durante la notte a Borzoli si è verificato un nuovo smottamento su una strada che collega l'abitato alle alture. Chiusa una strada in città per un movimento franoso che sta interessando un muraglione a ridosso di alcuni palazzi. Sul posto Vigili del fuoco. Un'altra frana si è verificata nella notte in sulla provinciale della Val Graveglia, anche lì ci sono i vigili del fuoco. Frana sulla provinciale 453 a Villanova d'Albenga. Nello spezzino, due nuove frane e due provinciali chiuse, la sp 43 per Levanto e la provinciale 30 di Corniglia.

Piemonte, allerta rossa per rischio idrogeologico

In Piemonte le forti piogge, che stamattina stanno dando una tregua dopo due settimane praticamente ininterrotte, hanno causato danni nell'Alessandrino, dove l'allerta idrogeologica in alcuni comuni è stata alzata rosso, il livello più elevato, con cui si prevedono fenomeni numerosi o estesi sul territorio. A Torino intanto sono allagati i Murazzi del Po, chiusi dalla mezzanotte, proprio in attesa della piena, dopo che le precipitazioni hanno ingrossato in questi giorni gli affluenti. L'allerta è arancione nell'area Torinese e tra questa e il Cuneese, così come in alcuni centri dell'Astigiano e altri dell'Alessandrino. In montagna gli accumuli di neve sono consistenti, con il pericolo valanghe classificato già ieri dall'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) a 4, forte, sulla gran parte dei settori alpini. Ci sono quasi due metri di neve a Sestriere (Torino), un metro e mezzo a Bardonecchia (Torino). Nel Tortonese nella notte una frana è caduta sulla provinciale 104 a Volpedo. Nelle ultime 24 ore sono caduti 142 millimetri di pioggia a Luserna San Giovanni e 133 a Talucco, nel Pinerolese; 129 millimetri a Barge (Cuneo), 82 nel centro di Torino.

Iniziati i lavori di sgombero della valanga in Valle D'Aosta

Alla galleria di Gaby, sono già iniziati i lavori di sgombero della valanga. Lo fa sapere il Comune di Gressoney-Saint-Jean (Aosta) in un aggiornamento su Fb sulla valanga a Gaby. «Durante la notte, sulla sr44 tra Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinitè, non sono stati registrati movimenti valanghivi - si sottolinea - Nel corso della mattinata ci sarà un sorvolo con la Commissione Valanghe per valutare la situazione». Alla galleria di Gaby, sono già iniziati i lavori di sgombero della valanga e la strada pertanto, fa sapere il Comune, rimane ancora chiusa sia a Gaby sia tra le due Gressoney, fatta eccezione per i mezzi di soccorso e di sgombero neve.

Oltre 100 interventi dei Vigili del Fuoco nel Torinese

Dal tardo pomeriggio di ieri la provincia di Torino è stata interessata da un’intensa perturbazione con copiose nevicate nelle aree alpine e prealpine, e piogge nelle zone di pianura. I vigili del fuoco hanno effettuato oltre 100 interventi per operazioni di soccorso ad automobilisti in difficoltà, alberi caduti in strada o pericolanti, soprattutto in Val di Susa, e danni d’acqua, in particolare a Settimo Torinese.

Torino, attesa la piena del Po

Attesa nella tarda mattinata di oggi a Torino la piena del Po, quando il livello supererà la banchina e l’acqua coprirà i Murazzi, chiusi da ieri sera. I valori non sono comunque preoccupanti, il livello del fiume in citta si è alzato di poco più di mezzo metro in tutta la giornata di ieri. Preoccupazione invece per domani, quando sul Torinese si abbatterà una nuova perturbazione che porterà di nuovo neve in quota ma questa volta anche più in basso, sulle zone collinari. Intanto l’ultimo bollettino emesso dall’Arpa Piemonte ieri pomeriggio ha disposto l’allerta arancione per rischio di valanghe e di smottamenti di terreno nelle valli Chiusella, Orco, Lanzo, Susa, Sangone, Chisone, Pellice e Po.

Continua il maltempo sull'Italia. Dopo il weekend di piogge, neve e temporali, un'altra perturbazione si sta abbattendo sulla penisola, portando un generale abbassamento delle temperature e precipitazioni su tutto il territorio. Un fatto, questo, che ha portato la Protezione Civile a emanare diversi avvisi di allerta meteo, da Nord a Sud Italia.

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