Fase 2, lo Stato recluta 60 mila assistenti civici per vigilare sulle norme anticontagio. Chi sono

Fase 2, lo Stato recluta 60 mila assistenti civici per vigilare sulle norme anticontagio. Chi sono
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Domenica 24 Maggio 2020, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 07:16

Saranno i controllori della Fase 2assistenti civici che avranno il compito di aiutare e vigilare sul rispetto delle norme anti contagio da coronavirus. Il governo pensa di reclutarne 60 mila e in settimana sarà lanciato il bando rivolto «a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali».

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Dare una mano al Paese ma soprattutto ai Comuni collaborando a far rispettare il distanziamento sociale nei parchi, nelle spiagge e nei locali ed anche per sostenere la parte più debole della popolazione. Con questi obiettivi i sindaci arruolano volontari maggiorenni, purché siano disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali.

Con la Fase 2 dell'emergenza Coronavirus che vede le città ritornare ad una pseudo-normalità nasce così in Italia una nuova figura professionale a tempo: l' 'assistente civicò. I volontari, infatti, non potranno operare oltre il termine dello stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri. In settimana sarà lanciato il bando per il reclutamento di 60 mila 'assistenti civici«: saranno coordinati dalla Protezione Civile che indicherà alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e verranno impiegati dai sindaci per le attività sociali.

L'accordo per il bando è stato raggiunto tra il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il presidente dell'Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari. Gli 'assistenti civicì presteranno il loro 'supportò a titolo gratuito sino ad un massimo di tre giorni a settimana, e per non più di 16 ore settimanali, sulla base delle indicazioni fornite da ciascun Comune nel quale operano. Saranno »coperti« dall'Inail in caso di infortuni e avranno una polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi in caso di eventi che lo richiedano. Saranno poi ben riconoscibili dai cittadini perché indosseranno una casacca o un fratino con dietro la scritta
«assistente civico» e davanti il logo della Protezione civile nazionale, dell'Anci e del Comune in cui prestano il servizio.
 


«Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione civile nel momento maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento - ha spiegato il ministro Boccia - di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico».

Il presidente dell'Anci Decaro ha ricordato:
«Sono stati i volontari, con noi amministratori a prendersi cura di chi aveva più bisogno nella fase del lockdown. È ai volontari che vogliamo affidare le nostre comunità in questa nuova e complessa fase: quella in cui proviamo a convivere con il virus e impariamo a difenderci, anche tornando a una vita meno compressa dai divieti. Da questa emergenza possiamo uscire solo stando uniti e collaborando ognuno per la sua parte, con senso di responsabilità».

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