Chanel va controcorrente e dà un primissimo esempio di presentazione di moda digitale.
In un periodo in cui più o meno tutte le case di moda hanno deciso di abbassare i toni auspicando collezioni ridotte per numero di uscite e un minor sfoggio di cruise, precollezioni, capsule e di tutta quella valanga di produzioni che infarciscono l'anno solare modaiolo intrattenendo il pubblico tra la canoniche presentazioni di invernale ed estivo, Chanel ha proposto oggi la sua cruise. Capi e accessori che saranno in vendita, come da copione, da novembre 2020.
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La sfilata si sarebbe dovuta svolgere a Capri, il 7 maggio, ma è saltata causa Covid, come successo anche per altre maison. Ma quella della doppia C ha annunciato proprio sabato che, pur se con un mese di ritardo e solo sugli schermi di computer e smartphone, la passerella sarebbe andata in scena lo stesso, dando il via al primo appuntamento digitale del fashion system. E aprendo un evento, peraltro sempre blindato ed esclusivo come la cruise, a tutto il pubblico di Internet che avesse voglia di collegarsi al sito della casa di moda.
La Balade en Méditerranée (questo il nome dato alla Cruise collection 2020-21) era nata diversamente, racconta la direttrice creativa Virginie Viard: «Inizialmente avevo in mente Capri, dove lo show doveva svolgersi, ma alla fine non è successo a causa del lockdown. Quindi abbiamo dovuto adattarci: non solo abbiamo deciso di utilizzare tessuti che avevamo già, ma la collezione, più in generale, si è evoluta verso un viaggio nel Mediterraneo con le sue isole, il profumo dell'eucalipto, le sfumature rosa della bouganville».
Tocchi liberi e rilassati, come da protocollo vacanziero. «Mi sono lasciata ispirare dalle dive degli anni Sessanta, che andavano in vacanza sulla Costa Azzurra, e ho pensato a capi che permettessero di viaggiare leggere, da poter ripiegare in un piccolo trolley o in anche in una shopper».
Pelle baciata dal sole, luce del tramonto sullo sfondo di una spiaggia o di una balconata che si affaccia sul mare e abiti soprattutto scuri, con tocchi di bianco e ancor meno di colore,a definire le silhouette. I costumi diventano top e viceversa, magari ricoperti di piccole pietre tono su tono. Le giacche sono morbide, prendono l'aspetto di cardigan lunghi, utili sul tailleur, ma perfetti anche sulla spiaggia, con short o poco più. Il tweed è alleggerito dall'uso del bianco ghiaccio e per un tocco rilassato non mancano blazer in mussola e intarsi di uncinetto o, ancora, capispalla impalpabili in chiffon nero, da usare da giorno a sera in mix diversi. La pelle di alcuni completi rosa è completamente svuotata, duttile, sottilissima. Si fonde con l'ora dolce tramonto in libertà di movimento e di pensiero.
Molte forme e alcuni capi ricordano quelli di passate collezioni. La Viard racconta, infatti, che al di là della necessità causa Coronavirus, che ha reso spesso difficile utilizzare nuovi materiali e che ha obbligato a rivedere pezzi storici della maison, c'è stata anche la voglia di proporre al pubblico qualcosa di conosciuto, perché, in fondo, in vacanza si portano i capi con i quali si ha un maggior feeling.
Top a righe, gonne nella stessa fantasia che si adattano sui fianchi come teli da spiaggia, pantaloni a palazzo e tute che cadono morbide si rincorrono e vedono spesso il loro fulcro negli accessori.