PERCORSO ENTUSIASMANTE
Così, chiusa al secondo posto la stagione regolare dietro a Treviso, la Virtus non ha fallito il cammino di playoff ed è arrivata allo scontro finale con i giuliani conscia dei propri, enormi, mezzi.
Con a capo una bandiera come il presidente Alberto Bucci, chiamato a metà dello scorso campionato per dare motivazioni ad un ambiente in crisi di fiducia, un vero bianconero che allenato in diversi anni la squadra (1983-85 e 1993 -97) vincendo tre scudetti tra cui quello della stella al suo secondo anno. Il sesto uomo sono stati i tifosi, che hanno riempito il PalaDozza, dove la Virtus ha preferito giocare visti anche i problemi di calendario del più grande impianto di Casalecchio, la Unipol Arena. Seimila persone a gara nel migliore impianto italiano per vedere il basket sono stati un bel viatico, tanto che la società sta decidendo se continuare al Piccolo Madison anche per il prossimo campionato. Un torneo in cui la Virtus avrà ancora il sostegno di Segafredo e quello dei tifosi (in questo campionato ha avuto più pubblico di molte squadre di A1), per un squadra tutta da progettare, a partire dagli stranieri.
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