Cassino, vandalizzate aiuole e recinzioni in pieno centro

Cassino, vandalizzate aiuole e recinzioni in pieno centro
di Alberto Simone
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Giovedì 2 Marzo 2023, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 15:35


Vandali in azione nei giardinetti di piazza San Giovanni. L'episodio si è verificato nei giorni scorsi: ignoti - i sospetti sono concentrati su alcuni gruppi di ragazzi che frequentano la zona, ma non ci sono conferme - hanno divelto recinzioni e aiuole. Non è il primo caso di atti di vandalismo in città. Recentemente era stato preso di mira un altro luogo completamente rinnovato, ovvero la pista ciclabile di via Lungofiume. È accaduto proprio nei giorni in cui si stava provvedendo all'illuminazione. Altri episodi si sono susseguiti nei vari parchi della città: la zona dei giochi dei bambini in piazza Labriola è stata più volte vandalizzata, me gli autori sono sempre rimasti impuniti, nonostante si trovi a pochissimi metri dal Palazzo di Giustizia. Eppure, quell'area, così come i giardini di piazza San Giovanni, la pista ciclabile e la villa comunale è priva di telecamere di videosorveglianza e di controlli da parte dei vigili urbani. Il tutto è affidato al buon senso di chi frequenta tali posti, ma visto quanto accaduto finora la strada appare impervia.

LO SFOGO
Ad ammetterlo, con uno sfogo pubblicato sui social, è proprio l'assessore ai Lavori Pubblici Francesco Carlino che, commentando l'ultimo episodio di vandalismo in piazza San Giovanni, pubblica alcuni scatti e non può fare a meno di trattenere la rabbia. Lo aveva già fatto in occasione degli atti di vandalismo alla pista ciclabile: «Dove voi distruggete, noi continueremo a costruire, perché la qualità della vita e l'innovazione della città di Cassino non possono certo essere buttate all'aria da questi atti di vandalismo».
Oggi l'assessore torna a ribadire il concetto.

Prima dà la notizia: «Gli operai del Comune hanno prontamente sistemato tutto, come si vede dalle foto». Poi commenta: «Purtroppo la strada per imparare a rispettare i beni comuni è ancora molto lunga».

L'EMERGENZA
E molto lunga, forse ancor più lunga di quel che riguarda il vandalismo, appare la strada per frenare il degrado e l'abbandono dei rifiuti. Oltre un anno è trascorso dall'annuncio dei fondi in arrivo per la riqualificazione della villa comunale, eppure il polmone verde di Cassino presenta ancora imbarazzanti criticità: ringhiere divelte, cartelli arrugginiti, giochi di oltre trent'anni. Non di rado, anche rifiuti abbandonati, sebbene, per quel che riguarda l'abbandono degli scarti e degli ingombranti, la "meta preferita" resta la pista ciclabile.
Dopo l'ennesimo ritrovamento di rifiuti nei pressi del rio Secco, al confine con Sant'Elia Fiumerapido, la sezione Ansmi di Cassino ha scritto una lettera alla premier Giorgia Meloni nella quale chiede di inserire la Città Martire e più in generale il Cassinate nella cosiddetta operazione strade i, impiegando cioè l'Esercito Italiano. Spiegano gli ambientalisti nella missiva: «A Cassino bruciano tutti, semplici cittadini, alcune attività commerciali e artigianali. In un solo giorno è stata fatta una mappatura dei roghi tossici, cioè quelli più gravi, dove si brucia plastica, cellophane, polistirolo, pneumatici e vernici scadute ed altri imballaggi. Questa "apocalisse" non la possono sconfiggere da soli, ci vorrebbero centinaia di uomini dispiegati in una vasta zona. Non si comprende come mai il governo non sia stato in grado di affrontare e risolvere questo fenomeno drammatico che mette in serio pericolo la salute dei cittadini, a parte una nota inviata nell'agosto 2018 al Comune di Cassino e ad altre autorità locali a cui è seguita altra nota alle forze dell'ordine a porre maggior attenzione ai roghi tossici e agricoli. Chiedo a gran voce, quale presidente provinciale della Sezione A.N.S.M.I. di Frosinone, con sede in Cassino, che da anni studia il fenomeno, che si faccia intervenire l'Esercito. Solo così - conclude la nota - possiamo annientare in pochi giorni chi sta avvelenando un'intera popolazione, e soprattutto le giovani generazioni».

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