Ceccano, boom di 100 e 100 e lode: ecco i migliori del liceo

Ceccano, boom di 100 e 100 e lode: ecco i migliori del liceo
di Marco Barzelli
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Venerdì 14 Luglio 2023, 07:51

Al Liceo scientifico e linguistico di Ceccano ben ventotto diplomati con il massimo dei voti: dieci 100 e lode, e diciotto 100. Le ragazze, venti, sono più del doppio dei ragazzi. Le lodi sono finite a otto studentesse e due studenti, mentre dodici alunne e sei alunni hanno preso un 100 tondo. Quattro centisti "cum laude" sono del quinto L: Carmen Guarcini e Nicla Forti di Ceccano, Sara Millanti di Frosinone e Sofia Salvatori di Arnara. Tre del quinto C: i ceccanesi Melissa Arindini di Amaseno, Valerio Bucciarelli e Beatrice Ferri. Gli altri sono Maria Celenza (5A) e Marco Santodonato (5F) di Ceccano, e Giulia Vallecoccia (5D) di Ceprano. Dall'istituto di viale Fabrateria Vetus, diretto dalla preside Francesca Ardolino, rimarcano che «hanno contribuito in questi anni a renderlo vivo, mettendo vivacità e intelligenza nel gruppo dei tutores, nelle diverse manifestazioni, nello sport, nella musica e in altri momenti della vita della scuola». Secondo la ceccanese Maria Celenza, però, «il voto non fa la persona - commenta -. Sin da piccola ho sempre cercato di imparare il più possibile, impegnandomi nello studio al solo scopo di crescere e migliorarmi. Non posso dire che sia stato facile, per questo è stato fondamentale poter contare sempre su professori e compagni». Dello stesso avviso anche la concittadina Nicla Forti, che aggiunge: «Mi volto indietro e, al di là di quel numero e di quella parola accanto, vedo ogni lacrima per la paura costante di non farcela mista a sorrisi di sollievo. La Nicla seduta in aula magna il primo giorno di liceo mi sta guardando incredula, non diversamente quella di un mese fa. Entrambe sono fiere di averla piantata proprio come volevano e non vedono lora di vedermi un centimetro più avanti verso le mie aspirazioni». Fabraterna e concorde anche Carmen Guarcini: «Il voto non stabilisce le doti personali, ma nasconde un insieme di emozioni, pianti, insicurezze e paure, e poi anche sorrisi e soddisfazioni durante un percorso che sembrava infinito. Ultimi, ma non per importanza, si celano dietro quel voto gli sforzi di una Carmen scoraggiata, soprattutto negli ultimi mesi di scuola, ma che non ha mai smesso di perseguire i propri obiettivi».

A detta della frusinate Sara Millanti, invece, «il cento e lode rappresenta il risultato del mio impegno accompagnato dalla professionalità dei docenti e dall'organizzazione dell'intero istituto - afferma -.

L'ambiente scolastico ad oggi è visto, nella maggior parte delle volte, come un luogo dove il tempo ruota intorno allo studio incessante, ma la scuola è anche altro: da quei banchi si imparano sempre nuove cose, si instaurano le amicizie durature e l'altruismo verso il prossimo. Queste ultime sono qualità che ho conosciuto solamente l'anno scorso, una volta cambiata classe e accolta e integrata perfettamente dai miei compagni che mi hanno ascoltata e capita». L'arnarese Sofia Salvatori, dal canto suo, puntualizza: «Nel corso dei miei studi spesse volte mi è capitato di cadere nell'errore di vedere me stessa in modi differenti a seconda dei risultati ottenuti e sperati, sono riuscita, poi, mediante la consapevolezza acquisita, a migliorare il mio rapporto con lo studio. È stato un anno di alti e bassi, tanti sacrifici e notti intere sui libri, tra videochiamate, pianti e merende alle 2 del mattino, ma ad oggi posso vedere riconosciuto il mio impegno».


Così infine, tra gli otto maschi lodati, il ceccanese Marco Santodonato: «La mia esperienza si è conclusa con il raggiungimento di uno dei miei sogni più ambiziosi: il cento e lode. Sono stati anni di studio matto e disperatissimo, di rinunce, di continui sforzi sostenuti con l'intento di trarre da me stesso il massimo, perché solamente in questo modo si può raggiungere la vetta, che non sarà mai facile da scalare, come in ogni sfida della vita. In questo percorso, indubbiamente, la determinazione svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo della persona e per l'ampliamento delle sue conoscenze».
Marco Barzelli
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