Opera di Balbi in mostra alla Certosa a Trisulti: arriva anche Vittorio Sgarbi

Le tele in chiesa, i dipinti sul alcune pareti della farmacia fino alle decorazioni delle etichette sui composti dei monaci

Opera di Balbi in mostra alla Certosa a Trisulti: arriva anche Vittorio Sgarbi
di Marina Testa
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Lunedì 25 Settembre 2023, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 08:52

C'è un mondo fuori e dentro la Testa anatomica di Filippo Balbi. La sfera interiore è stata immaginata con le tecniche dell'intelligenza artificiale in una mostra parallela allestita sempre alla Certosa di Trisulti un mese dopo l'apertura de "Il Corpo e l'Idea: la Testa anatomica di Filippo Balbi" ideata dall'associazione Gottifredo. Il mondo fuori è l'interesse diffuso che l'opera sta suscitando sia tra i visitatori, circa diecimila dall'inizio di agosto, sia nei contesti politici e culturali. Vittorio Sgarbi è stato all'abbazia di Collepardo proprio ieri. Una visita intensa per il sottosegretario di Stato ai Beni Culturali e attuale sindaco di Arpino, che si è soffermato negli ambienti in cui il celebre artista lasciò la sua pregevole e unica impronta. Balbi visse tra Alatri e la Certosa proprio nel corso dell'800. Le tele in chiesa, i dipinti sul alcune pareti della farmacia fino alle decorazioni delle etichette sui composti dei monaci portano la sua firma.

Ma la sua creatura più geniale è senza dubbio la Testa Anatomica perfetta sintesi tra arte e scienza, che riproduce un volto umano scarnificato in una raffigurazione armoniosa di corpi.
«E' una bella e importante iniziativa» ha commentato Sgarbi durante la visita avvicinando Balbi a Giuseppe Arcimboldo che componeva la natura per ritrarre l'uomo. «Un allievo estremo dell'innovativo pittore del 500 lo ha definito con la capacità di connettere la fantasia alla ricerca anatomica della medicina e viceversa. L'opera è significativa perché lui riesce a trovare il punto di congiunzione tra la scienza positivistica ottocentesca e la tradizione pittorica a cui s'ispira».
Il dipinto di Balbi è stato restaurato a cura dell'associazione Gottifredo, presieduta da Tarcisio Tarquini, che ha organizzato l'evento insieme al Museo di storia della medicina della Sapienza di Roma da cui proviene il quadro e la Direzione dei musei del Lazio.
Lo storico dell'arte ha vissuto anche la suggestiva esperienza nella Camera delle Visioni in cui la Testa Anatomica di Balbi è stata esplorata attraverso la dimensione digitale e la realtà virtuale in un'opera fluida e dinamica creata dai giovani professionisti del Gruppo Crea e Collettivo Keiron, con il direttore artistico Valerio Murat, docente di tecnologie multimediali al Conservatorio di musica Refice, e il contributo dell'artista internazionale Gianni Fontana. E non è mancata neanche l'esperienza tattile dedicata alle persone non vedenti e curata dall'insegnante Albalisa Mazzocchia.
La presenza dell'autorevole storico d'arte è stata significativa ed apprezzata dagli organizzatori della mostra curata dal professor Mario Ritarossi che ha illustrato i contenuti e il valore dell'esposizione.
Sgarbi era accompagnato anche dalla storica dell'arte Marta Rossetti. E' stata una visita di rilievo istituzionale nella Certosa ora gestita dalla Direzione regionale musei Lazio, Regione Lazio e LazioCrea.
Con il sottosegretario c'erano l'onorevole Gaetano Amato componente della Commissione cultura della Camera dei deputati, Stefano Petrocchi e Ursula Piccone, rispettivamente direttore e funzionaria della Direzione regionale musei del Lazio del Ministero della Cultura.

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