L'ordinanza per disciplinare la movida violenta? «E' in fase di elaborazione, andrà in pubblicazione molto probabilmente la prossima settimana». Ad annunciarlo è il comandante della polizia locale di Cassino, Giuseppe Acquaro, che spiega perché finora non è potuta entrare in vigore: «Si tratta di un'ordinanza - dice - che va coordinata con norme che sono sovracomunali, ragion per cui servono tempi appositi ed è meglio ritardare un po' piuttosto che poi dover tornare indietro e revocarla. In ogni caso - spiega il comandante - l'ordinanza è in fase finale di elaborazione, la prossima settimana sarà all'attenzione del sindaco e della giunta, dopodichè verrà resa pubblica».
L'ordinanza, sulla scia del protocollo già siglato con gli esercenti del centro, prevede, tra le altre cose, anche l'impiego di vigili urbani negli orari serali: altre otto unità per potenziare l'organico sarebbero dovute entrare in azione già a luglio, ma il tutto è slittato a settembre. «Compatibilmente con le risorse ad oggi in organico, i controlli comunque non mancheranno» rassicura Acquaro.
IN SALITA
Molto più in salita, appare la strada per altre misure di sicurezza: le telecamere e gli steward.
L'ultimo caso di movida violenta che si è registrato nei giorni scorsi - ovvero la maxi rissa all'interno di un bar del corso - ha portato alla ribalta un altro nervo scoperto della città di Cassino. Non solo la scarsa repressione e l'ordinanza che entrerà ormai in vigore - forse - dopo ferragosto, ovvero solo nelle ultime settimane dell'estate. Ma anche l'assenza totale di prevenzione.
LA PROPOSTA
L'esponente della Lega Imma Altrui nelle scorse settimane dopo il caso di abuso di alcolici da parte di una minorenne aveva proposto una serata con tiktoker e youtuber per sensibilizzare gli adolescenti. L'assessore alle politiche giovanili Luigi Maccaro, da oltre trent'anni in prima linea con la comunità Exodus a combattere le dipendenze, spiega che per fare una buona prevenzione servono appositi fondi, e proprio adesso che dovrebbero raddoppiare si assottigliano invece sempre di più.
«Le risse tra giovani - spiega - sono figlie della noia, dell'uso eccessivo di tecnologia, sono frutto dell'imitazione di altri episodi simili. Uno degli aspetti che caratterizza attualmente l'uso di stupefacenti da parte di giovani e giovanissimi è, infatti - sottolinea Maccaro - la mancanza di qualsiasi percezione del rischio di fronte a sostanze considerate erroneamente prive di effetti pericolosi o la cui assunzione possa essere ritenuta compatibile con uno stile di vita responsabile ed equilibrato. "Le canne se le fanno un po' tutti. E poi non fanno mica così male!" E le pasticche? "Solo al sabato sera, cosa volete che sia?". Risposte di giovani. Troppi. Per questo la Exodus ha deciso di mettersi a disposizione delle scuole del territorio che vogliano venire in comunità a conoscere più da vicino questo problema».
Si cerca insomma di agire su due binari paralleli: la repressione e la prevenzione.