Cassino, maxi rissa in un bar del centro: calci, pugni e sgabelli che volano. Malamovida senza freni

Un frame del video
di Alberto Simone
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Martedì 8 Agosto 2023, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 20:30

Ancora una rissa, l’ennesima. A fare da cornice al litigio durante il quale sono volati calci e pugni a volontà è stato ancora una volta un bar del centro di Cassino.  Per cause ancora da chiarire, alcuni clienti di un noto locale di Corso della Repubblica hanno iniziato a darsele di santa ragione. Qualche avventore, spaventato per quel che stava accadendo, ha chiesto di chiamare i carabinieri; altri, per paura di restare vittima di spintoni e delle sedie che volavano tra due gruppi di ragazzi, hanno velocemente guadagnato l’uscita del locale.
Ma non tutti sono fuggiti via: qualche cliente ha prontamente impugnato lo smartphone ed ha avviato la registrazione per immortalare il momento. In poco tempo il video ha fatto il giro delle diverse chat di whatsapp ed è diventato virale.  

I DANNI 

Diversi i danni provocati al locale a causa del lancio di sedie, non si registrano invece feriti tra i ragazzi che hanno iniziato a litigare mentre erano nel bar e nessuno ha avvertito le forze dell’ordine.

Dalle prime informazioni che trapelano, alcuni ragazzi non erano di nazionalità italiana, ma nessuno al momento è stato fermato  o identificato. L’episodio   torna a mettere in luce un nervo scoperto della città di Cassino: quello della movida violenta. Due mesi esatti sono trascorsi da quando la delegata del sindaco Salera, l’assessore alla municipale Monica Capitanio, annunciava la sigla di un protocollo con i titolari dei locali del centro per dar vita ad un’ordinanza con la quale disciplinare la movida violenta durante l’estate. Ottime, le intenzioni: tra le altre cose il protocollo prevedeva l’impegno da parte dei titolari dei locali di dotarsi di steward per la sicurezza interna ed esterna; il Comune, dal canto suo, aveva assicurato l’impiego di vigili urbani anche durante le ore serali dal momento che a luglio sarebbero dovuti entrare in organico altre unità di polizia locale.

Le buone intenzioni si sono però scontrate con la dura realtà: quella della negligenza e della burocrazia. Una volta siglato il protocollo, con tanto di "photo opportunity"  in Comune con alcuni dei gestori dei locali, l’ordinanza firmata dal comandante della polizia locale non è mai partita: di steward dinanzi ai locali neanche l’ombra. Gli agenti della polizia locale impegnati in orario serale sono rimasti sul libro dei sogni. Le telecamere inesistenti. Insomma, la stretta più volte annunciata, non c’è mai veramente stata, ed ecco quindi che alla prima occasione, si ripresentano gli stessi disagi e le solite problematiche. 

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