Provinciali Frosinone, sfida tra malumori e spaccature: dodici sindaci del Cassinate puntano sul civico Sacco

Giuseppe Sacco
di Stefano De Angelis
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Venerdì 18 Novembre 2022, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 15:48


Entrano nel vivo le manovre per l'elezione del presidente della Provincia di Frosinone. Dopo lo scontro nel centrodestra tra Lega e FdI e le tensioni che hanno acceso il dibattito nel Pd, dodici sindaci del Cassinate invocano la candidatura di Giuseppe Sacco, sindaco di Roccasecca. Una mossa che era già nell'aria all'indomani del summit tra dem a Cassino. A esprimere «pieno sostegno al sindaco di Roccasecca», al quale chiedono «la disponibilità» a scendere in campo per lo scranno più alto dell'ente di piazza Gramsci, sono stati primi cittadini di area civica e altri che, seppur indipendenti, sono in quota a schieramenti opposti, chi nel centrodestra e chi nel centrosinistra.

È un passo che non ha soltanto una chiave di lettura politica, ma anche territoriale. Negli ultimi ventitré anni, infatti, la carica di presidente di palazzo Iacobucci è stata ricoperta da esponenti di partito del Frusinate. E ora questa possibilità potrebbe presentarsi per il Cassinate, favorita anche dalle dinamiche dello scacchiere delle forze in campo.

Quella di Sacco, sindaco senza colore politico, è la candidatura civica, la soluzione cosiddetta trasversale, l'opzione tecnica, che circola soprattutto in alcuni ambienti dem, ma rimbalza anche in FdI.

Questo perché, non solo per una questione di consensi ponderati (è il meccanismo di voto con cui sindaci e consiglieri comunali andranno alle urne), le coalizioni sembrano ben lontane dal trovare un punto di sintesi su una candidatura di schieramento.

Resta caldissima, però, anche l'ipotesi Riccardo Mastrangeli, sindaco del capoluogo, civico anche lui, sostenuto dalla Lega e da componenti civiche e su cui potrebbe convergere anche Forza Italia. La sfida per il successore di Pompeo (Pd) sembra delinearsi.

CASSINATE DIVISO
In tutto questo scenario, inoltre, c'è da tener conto che una parte di sindaci dem, tra cui quello di Cassino Enzo Salera e altri dell'hinterland della città martire, ha alzato il fronte anti civici, rivendicando una candidatura targata Pd. Da questa linea, tra gli amministratori del Pd (una ventina) presenti all'incontro di martedì sera al Manzoni, si sono sfilati alcuni sindaci del Cassinate, tra cui quello di Aquino, Mazzaroppi.

LA VOLATA
A lanciare la volata a Sacco sono stati i sindaci Ferdinandi (Piedimonte), Mazzaroppi (Aquino), Bucci (San Vittore), Angelosanto (Sant'Elia), Fallone (San Giovanni), Fantaccione (Castrocielo), Iannarelli (Villa Santa Lucia), Cambone (Colle San Magno), Donfrancesco (Colfelice), Cardillo (Ausonia) e Piccirilli (Falvaterra). Ritengono che il «profilo civico» di Sacco «possa ispirare ampie convergenze e rappresentare responsabilmente tutte le sensibilità presenti sul territorio provinciale così rafforzando e consolidando il ruolo istituzionale dell'ente». A loro si sarebbe aggiunto anche il sindaco di Pontecorvo, Anselmo Rotondo.

I primi cittadini, inoltre, «rivolgono un appello al sindaco di Cassino, città centrale su questo territorio, affinché faccia propria questa candidatura».

PD
Il segretario del Pd, Fantini, intanto, è intervenuto sul capitolo fine legislatura dell'uscente Pompeo: «La Federazione provinciale non ha chiesto all'attuale presidente di ritardare le dimissioni così come lo stesso non ha rimesso nelle mani del partito il suo mandato».

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