Dall'Inghilterra a Fumone: «Abbiamo mollato tutto per vivere in Ciociaria»

Dall'Inghilterra a Fumone: «Abbiamo mollato tutto per vivere in Ciociaria»
di Marina Testa
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Martedì 17 Ottobre 2023, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 10:50

 

Sarah Jane Buckley e Nicholas Buckley abitavano e lavoravano in Gran Bretagna. Marito e moglie, una casa insieme e un'occupazione simile. A Southampton entrambi si occupavano di assicurazioni. Qualche viaggio, poi una visita a Fumone, all'amica inglese con i parenti del posto ed ecco il colpo di fulmine. Quella casa nel bosco ancora uno scheletro di cemento e dimora per le mucche, ma avvolta da grandi alberi. E tutta da ultimare, insieme. Lontano dal clima oltremanica e soprattutto isolata. La svolta avvenne dieci anni fa quando decisero di acquistare quel rudere sulle alture in località Vallefredda e realizzarne una graziosa villetta. Con la loro fatica e l'aiuto dei vicini. «Abbiamo comprato solo i materiali, tutto il vicinato ci ha dato una mano. Poi ci siamo sdebitati aiutando a nostra volta» racconta Sarah ripercorrendo le tappe di un totale cambio di vita.

COLPO DI FULMINE

Lei 46 anni e lui 58, si sono innamorati di un luogo geograficamente distante e nell'aspetto dai loro paesi di origine. Case addossate, umidità e sole timido. «Qui invece c'è un sole splendente, una natura rigogliosa e soprattutto siamo tranquilli, lontani dalle altre abitazioni. Era quello che cercavamo» aggiungono raggianti. «Abbiamo visto almeno una quindicina di case prima di scegliere questa. Vi si accedeva soltanto attraverso una strada sterrata e non era finita affatto. Mancava tutto, c'era solo la struttura in cemento. Nell'aia pascolavano addirittura le mucche. Ma è protetta da grandi alberi, come se facesse parte del bosco».
«Così ci siamo letteralmente accampati qui. Dormivamo in una roulotte e in una tenda. E piano piano abbiamo costruito la nostra casa nel bosco. Ci sono voluti quasi dieci anni, ma ora quando ci affacciamo alla finestra non rimpiangiamo la scelta fatta. Siamo felici di esserci trasferiti qui». Mentre Sarah e Nick raccontano la loro storia, scodinzola tra le loro gambe la cagnolina Ava succeduta alla loro amata Mollie.

IL LAVORO

Quando i coniugi inglesi si sono trasferiti, hanno dovuto rivedere anche le condizioni di lavoro. Ora Sarah continua a lavorare in smartworking, da casa è connessa on line con il mondo. E Nick, raggiunta la pensione, si adopera con ingegno e passione in opere di falegnameria ed edilizia. La casa ha sempre bisogno di manutenzione e ancora qualche ritocco.
«Quella è la mia postazione» dice Sarah indicando la scrivania con un moderno computer. «Qui non mi manca niente. Neanche gli amici e i familiari». E di fatto è proprio così. La famiglia di Nick e Sarah può definirsi allargata e con un legame che supera tutti i confini. I parenti e i figli di Nick, nati in un precedente matrimonio, vanno a trovarli spesso. Così come i fratelli e i nipoti. E i genitori di Sarah hanno addirittura deciso di acquistare un'abitazione proprio a pochissima distanza dalla loro. Con un grande giardino e un affaccio mozzafiato sul borgo medievale di Fumone. E l'estate si trasforma in una festa quando si avvicendano le visite di amici e famiglia.

IL CIBO

«Ci piace fare barbecue e cene etniche, ma abbiamo conservato le abitudini alimentari inglesi. Il nostro frigorifero però è pieno di prodotti italiani, non può essere altrimenti. E nel pomeriggio, soprattutto quando comincia a fare un po' freddo, ci serviamo un ritemprante thé caldo. Da buoni inglesi».

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