Rifiuti, l'Egato di Frosinone è abolito, anzi no: due mesi dopo la legge tutto resta come prima

L'ente dovrebbe essere commissariato e affidato al presidente della Provincia di Luca Di Stefano

L'aula del Consiglio regionale del Lazio e il presidente della Provincia di Frosinone, Luca Di Stefano
di Pierfederico Pernarella
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Sabato 13 Gennaio 2024, 11:08

Che fine farà l'Egato sui rifiuti di Frosinone? A due mesi dall'ok del Consiglio regionale del Lazio all'abrogazione della legge che istituiva gli enti di governo territoriali per la gestione dei rifiuti urbani, l'ente costituito in provincia di Frosinone (il solo nel Lazio) resta di fatto ancora in piedi. Dopo le dimissioni del presidente Mauro Buschini, ora passato nel consiglio di amministrazione della Saf spa, le sorti dell'Egas sono appese ad ulteriori decisioni della Regione.

Provvedimenti che dovrebbero esautorare il Consiglio di amministrazione in cui siedono Simona Girolami e Alessia Santoro.

Con l'abrogazione della legge, su proposta dell'assessore Fabrizio Ghera, è stata bloccata l'istituzione di nuovi Egato sui rifiuti nelle altre province, ma quello di Frosinone non può essere soppresso. L'unica strada possibile, in attesa del nuovo Piano rifiuti annunciato dalla Regione Lazio, dovrebbe essere quella del commissariamento da affidare al presidente della Provincia di Frosinone, Luca Di Stefano.

L'Egaf si sarebbe dovuto occupare del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, dalla determinazione delle tariffe alla scelta degli impianti e agli appalti per la raccolta. La nascita degli enti sotto la presidenza Zingaretti e i compensi stabiliti per i vertici sono però finiti al centro dello scontro politico: dopo l'insediamento di quello di Frosinone, nel dicembre del 2022, l'opposzione aveva parlato di "carrozzone" e gridato al "poltronificio". Poi con la vittoria alle elezioni regionali, il centrodestra aveva promesso che sarebbe corsa ai ripari. Nel frattempo sono volate le carte bollate con una guerra di ricorsi al Tar, poi aggirati con l'approvazione della legge in Regione. Peccato che dopo due mesi l'ente non risulti abolito. C'è ancora, anche se non si vede.

 

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