Arpino, la scultura futurista di Cicerone, Sgarbi: «Opera unica»

L'inaugurazione ieri pomeriggio sulla 'mezza luna', a due passi dal Castello Ladislao, sede della Fondazione Mastroianni

Arpino, la scultura futurista di Cicerone, Sgarbi: «Opera unica»
di Vincenzo Caramadre
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Mercoledì 29 Novembre 2023, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 09:21

La posa da oratore e il multicolor scintillante. Un mix di classicismo e modernità. La statua futurista di Cicerone realizzata dall'artista Marco Lodola è stata inaugurata ieri sera ad Arpino. "Festa per Cicerone", questa l'iniziativa voluta dal sindaco-onorevole Vittorio Sgarbi per ricordare la celebre figura dell'avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano a cui Arpino deve la sua notorietà. «Un cicerone luminoso e senza precedenti», ha esordito il sindaco e sottosegretario Sgarbi. «Ho pensato di chiamare questo scultore che molti anni fa diede vita al concetto di futurismo, cioè la luce elettrica coincide con la nascita del futurismo. Il buio delle città italiane illuminate con il fuoco diventa una luce che porta il giorno anche di notte».

LE FRASI

La scultura posizionata sulla mezza luna', a due passi dal Castello Ladislao, sede della Fondazione Mastroianni, riporta anche frasi in latino. «Pensando ai bambini, ai ragazzi che partecipano al Certamen ho deciso di elaborare e di far nascere questa scultura, dove ci sono parole luminose in latino», ha aggiunto il sindaco. Il taglio del nastro e lo scoprimento della statua è stato seguito da molti cittadini e da molte autorità istituzionali. «Arpino - ha spiegato sempre il sindaco - è la sola città italiana ad avere una scultura luminosa di un grande della storia. Però ricordo che un grande contemporaneo che merita tutta la nostra attenzione che è Umberto Eco, nella città di Alessandria, per volontà della mia famiglia e del Comune, ha un busto, con la barba e il cappello. Ad Arpino abbiamo fatto di più, abbiamo messo tutto il corpo e le parole luminose. Questa scultura è un monumento per tutta la Ciociaria e per l'onore dell'Italia, della lingua latina davanti al mondo». Ma Sgarbi ha anche spiegato, perché definisce la particolare opera una scultura. «Si potrà osservare che le sculture sono di bronzo o di marmo, ma è vero che il nostro tempo richiede anche una innovazione e sono certo che Cicerone sarebbe molto allegro nel vedersi illuminato. Non a caso l'abbiamo chiamata Festa per Cicerone e Luce per Cicerone: la serata si concluderà con un brindisi con Passerina e Bellone, due vini ciociari e laziali», ha concluso Sgarbi.
 

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