Cassino, strade e parchi al buio: le proteste dei cittadini

Cassino, strade e parchi al buio: le proteste dei cittadini
di Alberto Simone
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Domenica 9 Ottobre 2022, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 07:32

Strade e parchi al buio: a Cassino monta la protesta per i disservizi e soprattutto per il fatto che, con la scarsa illuminazione, c'è anche un pericolo per quel che riguarda la sicurezza. Un esempio in tal senso è il quartiere Colosseo dove si trova anche uno sportello bancomat. «Non c'è neanche una luce che funziona, con quale sicurezza nelle ore serali un cittadino può venire a ritirare i soldi?», domandano e si domandano i residenti del quartiere. Ma il Colosseo non è l'unico quartiere della città a registrare disagi in tal senso. Alcune mamme fanno notare come anche il centralissimo parco Baden Powell, frequentato ogni giorno da centinaia di bambini, registri gli stessi disagi.
LA DENUNCIA
Il sindacalista della Fenadip Vincenzo De Nisi usa i social per denunciare gli stessi problemi: immortala lo stato di buio pesto in via Abate Aligerno, zona centrale, e tuona all'indirizzo dell'amministrazione comunale: «Cinque lampioni su cinque andati! L'assessorato alla manutenzione è scandaloso».
La città al buio, oltre a creare disagi e difficoltà, non aiuta, come accennato, per quel che riguarda la sicurezza: a tal proposito Cassino ha già pagato un prezzo molto caro quest'estate con una notevole ondata di furti estivi. Ancora di recente si sono verificati episodi di microcriminalità con liti degenerate come accaduto il mese scorso in un bar del centro. Per garantire una maggiore sicurezza in città qualcuno aveva proposto in passato di stipulare una convenzione con l'esercito per avere gli uomini della caserma dell'80° Rav almeno nel weekend. L'amministrazione comunale ha invece voluto puntare sulla polizia locale e in primavera ha acquistato le pistole e lo spray al peperoncino per i vigili ma l'esiguo numero di agenti non ha mai permesso il concretizzarsi del progetto.
LA SENTENZA
Una svolta in tal senso potrebbe arrivare il nuovo anno, con l'assunzione di nuovi vigili. Assunzioni che saranno possibili anche alla luce della sentenza del Tar dello scorso 5 ottobre che ha rigettato la sospensiva degli ex agenti precari che avevano prestato servizio tra il 2012 e il 2015 e chiedevano la stabilizzazione. Il sindaco Salera ha sempre spiegato che: «La via maestra sono i concorsi». E' quindi iniziata una guerra a suon di carte bollate. L'anno scorso il Consiglio di Stato aveva ribaltato la sentenza del Tar e aveva dato ragione agli ex agenti condannando il Comune alle spese processuali ma nel dispositivo si specificava però che «con ciò non si intende affermare la sussistenza, in capo agli istanti, dei requisiti richiesti dalla legge per l'assunzione a tempo indeterminato, poiché la relativa verifica è riservata all'amministrazione nell'ambito dell'apposita procedura di reclutamento speciale del personale precario, se ed in quanto l'ente locale deliberi di accedervi». Il sindaco Salera dal canto suo aveva quindi sottolineato: «Nei prossimi giorni ci confronteremo con il legale per capire come procede, quel che è certo è che non si riconosce il diritto all'assunzione dei ricorrenti. Il 21 aprile del 2022 sulla base del pronunciamento della sentenza del Consiglio di Stato è stata varata una nuova delibera che comunque non prevedeva l'assunzione degli ex agenti. Tale delibera è stata nuovamente impugnata ma il 5 ottobre i giudici del Tar hanno rigettato l'istanza di tutela cautelare e dovranno adesso pronunciarsi nel merito: intanto, alla luce di questa sentenza, appare più facile per la giunta Salera procedere con l'assunzione di nuovi vigili. Anche per garantire quella maggiore sicurezza chiesta dai cittadini. Intanto, dal Comune rassicurano che nei prossimi giorni dal Comune ci saranno gli interventi di manutenzione sui lampioni non funzionanti.
 

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