Meloni: «Faremo le riforme da soli. Orban? Ci divide molto». I leader del centrodestra uniti sul palco

Il messaggio: se ci sono i numeri avanti con il presidenzialismo. Presa di distanze dall’Ungheria: «Soprattutto sulla politica estera»

Elezioni, la chiusura della campagna elettorale del centrodestra
di Alberto Gentili
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Giovedì 22 Settembre 2022, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 12:02

«Saremo uniti, compatti. Faremo un governo saldo e coeso che durerà cinque anni». E’ questo il ritornello intonato sul palco di piazza del Popolo da, in ordine di apparizione, Silvio Berlusconi, Maurizio Lupi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il centrodestra, nell’unica manifestazione unitaria della campagna elettorale, ha voluto dare prova di compattezza. E l’ha data. Con un accorgimento: al bando i temi divisivi come le sanzioni alla Russia, l’autonomia, lo scostamento di bilancio, etc. Del resto palazzo Chigi è a meno di un chilometro. Meloni, decisamente in testa nell’applausometro della piazza, sente la vittoria a «un passo». E la compattezza è il “passi” per diventare la prima donna premier in Italia. La leader di FdI illustra tanti progetti, ma a uno tiene di più: «Se gli italiani ci daranno la maggioranza faremo una riforma in senso presidenziale. Saremo felici se la sinistra vorrà darci una mano. Se non lo vorrà, faremo comunque». «Il voto degli italiani impedirà alla destra di cambiare la Costituzione da sola», la replica a distanza di Enrico Letta. Più tardi, dagli studi di Porta a Porta, Meloni risponde alle critiche di chi la accusa di essere vicina a Orban, contrario alle sanzioni alla Russia: «Non sono d’accordo con lui su molte cose, soprattutto sulla politica estera», mette in chiaro.

Campagna elettorale, la chiusura: a Piazza del Popolo oggi c'è il Centrodestra unito, domani tocca al Pd. Tutti gli eventi

 

Partita con 90 minuti di ritardo per la lunga attesa di Berlusconi, arrivato stanco e provato, la kermesse della destra scatta con i quattro leader sul palco. Le bandiere dei partiti mischiate a dimostrare, come dice il Cavaliere, che «non ci sono divisioni». «Date perciò il vostro voto a una forza di centrodestra per un futuro di benessere e libertà», è l’arringa del capo di Forza Italia che si offre come garante con la Ue: «Non è vero che ci temono». Insomma, uno vale l’altro. Più o meno la linea di Lupi (Noi moderati): «Non abbiamo bisogno di esami o di patenti di democrazia, siamo seri e affidabili».

 

Non esce dal coro Salvini. «La prima vittoria prima di domenica siete voi», quasi si commuove il leghista, «gente di tradizioni diverse che hanno deciso di essere insieme con un destino e un impegno comune: governare bene e compatti». Solo in un passaggio a Salvini sfugge la frizione. Ed è quando dice: «Da premier, se gli italiani lo vorranno, bloccherò le ondate di clandestini». Del resto anche a “Porta a porta” aveva sfidato Meloni che aveva detto di aver pronta la lista dei ministri: «Non ci sono donne o uomini soli al comando. La squadra si costruisce insieme», la replica del leghista. Ancora: «Un governo Meloni? Io penso a un governo Salvini». Ma in piazza il finale scelto dal capo leghista è sulla linea concordata: «Andiamo a vincere. Per cinque anni governeremo assieme».

La chiusura è affidata a Meloni. La piazza è tutta per lei. Ovazioni e fumogeni. E’ un segno di forza. La dimostrazione plastica che è la presidente di Fratelli d’Italia la candidata premier del centrodestra. Non altri. La partenza, tra cori «Giorgia Giorgia», è un attacco alla sinistra: «Grazie a questa piazza piena e a tutti gli italiani che non hanno creduto alle menzogne di Letta & C». «La sinistra ha perso la testa. E’ rabbiosa, violenta. Ha il terrore di perdere il suo consolidato sistema di potere. Se i cittadini scelgono il centrodestra, per loro non è una scelta democratica. Se vinci le elezioni e non sei del Pd non hai diritto a governare». Ma «questa Italia finisce domenica». Boato. Giorgia si scalda: «Dicono che facciamo paura. Ma a chi? Suggeriscono di turarsi il naso e di votare Pd perché Meloni è pericolosa, perché le cancellerie internazionali non ci vogliono e al circolo del golf di Capalbio sono preoccupati. Invece ora è arrivato il momento di respirare a pieni polmoni l’aria di libertà». Non manca il «no agli inciuci». Meloni sfida Letta, Conte, Calenda a dire «prima delle elezioni con chi governerebbero». Arringa la folla sostenendo di essere il terrore «degli speculatori». E qui chiede il tetto al prezzo del gas, promette come «primo atto del mio governo» il disaccoppiamento del prezzo di luce e metano. Garantisce che «l’Italia ricomincerà a produrre energia, «senza alcuna preclusione per qualsiasi fonte energetica». Insomma, il nucleare è incluso.

«Garantiamo sicurezza»

Ed eccola parlare di «famiglia», di «natalità», di «assegno unico raddoppiato», di taglio delle tasse «sui salari e sulle pensioni». Dire no, in maniera netta, ad altre restrizioni anti-Covid: «Non seguiremo il modello cinese, quello importato da Speranza, che piegherebbe di nuovo le nostre libertà». E, soprattutto, promettere «sicurezza»: «I ladri, gli stupratori, gli spacciatori, i mafiosi ci temono. E fanno bene. Noi garantiremo la certezza della pena, costruiremo nuove carceri». La chiusa è anche una sintesi programmatica: «Da domenica non ci sarà più l’Italia che vuole la sinistra. E il nostro governo sarà saldo, coeso. Durerà cinque anni».

La giornata in diretta

Ore 20.15 - «Libertà vale anche per come intendiamo affrontare l'eventuale ritorno della pandemia: non accetteremo più che l'Italia sia l'esperimento dell'applicazione del modello cinese a un Paese occidentale» con «il modello Speranza siamo stati il paese con le più grandi restrizioni e il più alto numero di contagi. Non piegheremo più le nostre libertà fondamentali a questi apprendisti stregoni». Lo ha detto Giorgia Meloni dal palco della manifestazione del centrodestra.

Ore 20.14 - Con il centrodestra la governo l'Italia starà «a pieno titolo e a testa alta in Europa e in Occidente, sarà affidabile e seria a partire dalla difesa del popolo ucraino dall'aggressione russa, che porteremo avanti anche per chiedere con maggiore forza che gli stati occidentali distribuiscano equamente gli oneri con le compensazioni». Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, alla chiusura della campagna elettorale del centrodestra, in Piazza del Popolo a Roma.

Ore 20.07 - «La piazza di Forza Italia e del centrodestra. Il nostro leader Silvio Berlusconi. Domenica andiamo a prenderci il governo del Paese. Gli italiani sono con noi». Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia.

Ore 20.06 - «La tesi della sinistra è più o meno: non abbiamo niente da dire ma siccome la Meloni è pericolosa turatevi il naso e votate a sinistra. Ora è il momento di respirare a pieni polmoni, qua c'è l'aria della libertà, è arrivato il momento di non turarsi più il naso». Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, alla chiusura della campagna elettorale del centrodestra, in Piazza del Popolo a Roma.

Ore 19.59 - «Se gli italiani ci daranno la maggioranza faremo una riforma in senso presidenziale e saremo felici se la sinistra vorrà darci una mano a efficientare le nostre istituzioni, ma se gli italiani ci daranno i numeri noi lo faremo lo stesso».

Lo ha detto Giorgia Meloni dal palco della manifestazione del centrodestra citando tra l'altro la «pessima riforma de l Titolo V» fatta dal centrosinistra.

Ore 19.57 - «Il nostro sarà un governo saldo, coeso, con un forte mandato popolare e che rimarrà in carica 5 anni». Lo ha detto il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, chiudendo la campagna elettorale della coalizione di centrodestra in piazza del Popolo, a Roma. «Costruiremo una nazione fondata sul merito e questa è una grande differenza con la sinistra che considera le istituzioni qualcosa da possedere, ha aggiunto.

Ore 19.57 - «Serve un tetto al prezzo del gas. Non facciamo come Letta che va in Germania non a trattare sul tetto ma a barattare il sostegno a lui con l'interesse nazionale...». Lo ha detto Giorgia Meloni in piazza del Popolo.

Ore 19.55 - «Gli inciuci sono pronti a rifarli... Noi del centrodestra ci avete visto su questo palco... Dall'altra parte ci sono Calenda Conte Letta, Di Maio... Apparentemente si fanno la guerra. Voglio sfidarli: dichiarino entro domani sera quali sono i partiti con o quali si vogliono alleare per un eventuale governo... Escano allo scoperto, prima del voto dicano la verità...». Lo ha detto Giorgia Meloni in piazza del Popolo.

Ore 19.51 - «Mentre noi parlavamo delle nostra priorità loro parlavano solo di noi e tentavano di trascinarci in una lotta nel fango che è il loro terreno più congeniale. Quando è arrivata la democrazia la sinistra ha perso la testa» è una sinistra «rabbiosa, violenta che ha il terrore di perdere il suo consolidato sistema di potere». Lo ha detto Giorgia Meloni dal palco della manifestazione del centrodestra a Piazza del Popolo.

Ore 19.50 - Un coro «Giorgia Giorgia», qualche fumogeno, bandiere di Fratelli d'Italia tutte in alto e la presentazione dell'attore Pino Insegno hanno accolto Giorgia Meloni sul palco di piazza del Popolo a Roma. Subito dopo un nuovo coro «Giorgia, Giorgia» ha interrotto l'intervento della leader di FdI, vestita con uno spolverino beige e ultima dei quattro leader a parlare. In piazza, anche un cartello con la sua foto e la scritta «Noi siamo Giorgia».

Ore 19.47 - «Grazie per questa piazza piena, carica di entusiasmo, orgoglio.. grazie a tutti gli italiani che non hanno creduto alle menzogne della sinistra.». Lo ha detto Giorgia Meloni chiudendo la manifestazione della campagna elettorale del centrodestra in piazza del Popolo.

Ore 19.45 - «A sinistra fanno insulti, minacce e grandi viaggi all'estero e Letta visto che non lo vota nessuno in Italia è dovuto andare a Berlino a farsi incoraggiare. La prossima settimana la mandiamo a Parigi». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco di piazza del Popolo a Roma.

Ore 19.42 - «Bisogna proteggere chi non si può proteggere. Penso all'urgenza di finanziare una volta per tutte la sacrosanta legge che accende le telecamere negli asili nido e case di riposto. A sinistra dicono che non si può fare perché bisogna tutelare la privacy. Ma quelle telecamere servono agli educatori, medici e infermieri che fanno bene il loro lavoro: se c'è qualche pecora nera che sfoga le sue frustrazioni non deve più mettere piede in queste strutture». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco di piazza del Popolo a Roma.

Ore 19.36 - Piena per metà, piazza del Popolo a Roma che ospita gli interventi dei leader del centrodestra per la chiusura della campagna elettorale. Almeno 500 manifestanti sono seduti sulle sedie piazzate davanti al palco in un'area transennata. Attorno, altre centinaia di persone con striscioni e bandiere dei partiti della coalizione. A colpo d'occhio prevalgono quelle di Fratelli d'Italia. Oltre l'obelisco e le fontane che sono al centro della piazza ci sono altri manifestanti ma con parecchi spazi vuoti. Ai bordi della piazza, sparsi, ci sono una decina di blindati delle forze dell'ordine.

Ore 19.32 - «Se qualcuno Roma continua a dire no al termovalorizzatore è nemico di Roma e dell'ambiente, chi sceglie la Lega e il centrodestra dice sì ai termovalorizzatori». Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, alla chiusura della campagna elettorale del centrodestra, in Piazza del Popolo a Roma. «Dico sì alla forma di energia più sicura e meno costosa in tutto il mondo, non possiamo dire di no a una forma di energia che esiste in tutto il mondo e dice sì al nucleare pulito e sicuro di ultima generazione».

Ore 19.30 - «Il mio obiettivo è proteggere l'Italia, gli italiani e il lavoro: il primo atto del governo sarà un decreto energia per bloccare subito gli aumenti delle bollette di energia e gas. E poi cancellare la legge, iniqua, Fornero. Vogliamo il diritto alla pensione per chi fatica da una vita e diritto al lavoro per i giovani e per gli operai». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco di piazza del Popolo a Roma.

Ore 19.27 -  «Un Paese che non fa figli si spegne: se Letta propone di popolare i borghi con più immigrati dico di no, facciamo più figli e aiutiamo le mamme a diventare mamme e i papà a fare i papà. E dico mamma e papà perche non sono genitore 1 e genitore 32 ». Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco di Piazza del Popolo.

Ore 19.26 -  «Via il canone Rai dalla bolletta. E se Fazio vuole fare i comizi, se li paga di tasca sua». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco di piazza del Popolo a Roma.

Ore 19.24 - «Fate arrivare in ufficio di Gualtieri e Zingaretti l'avviso di sfratto di Roma e dei romani. Pensavamo che con la Raggi avessimo toccato il fondo, invece Gualtieri riesce a fare anche peggio. Ma una cosa per volta». Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, alla chiusura della campagna elettorale del centrodestra, in Piazza del Popolo a Roma.

Ore 19.15 - «Mi dicono che in piazza devi essere meno moderato, più populista: ma ci hanno un pò rotto nel mettere il centrodestra tra i populisti in contrapposizione con i moderati. Dire che una famiglia è il pilastro della società, che ogni giovane ha diritto a un'educazione, a una scuola dignitosa, dire che ogni famiglia ha la libertà di poter scegliere è amare il popolo o essere populisti? Basta con queste contrapposizioni». Lo afferma il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, parlando dal palco di Piazza del Popolo. «Tutti noi crediamo che al Nord come al Sud, c'è la dignità di avare un lavoro e non l'elemosina di un'assistenza. E il lavoro - aggiunge - lo danno le imprese, non lo Stato».

Ore 19.08 - «Noi siamo qui perchè abbiamo un grande futuro da realizzare insieme. Ci domandiamo quale Italia vogliamo costruire per il futuro? Noi vogliamo costruire un'Italia dove non ci siano cittadini di serie B, vogliamo costruire un'Italia dove nessuno abbia a temere se va al governo un suo avversario politico». Lo ha detto Silvio Berlusconi in piazza del Popolo aprendo la manifestazione del centrodestra di piazza del Popolo. Il Cav parla in piedi davanti a un leggio al centro del palco. Indossa il doppiopetto d'ordinanza blu navy in stile '94. Il Cav ricorda quanto hanno fatto i suoi governi e si sofferma sul Pratica di Mare, quando parla di politica estera. Il leader azzurro ha parlato per circa 20 minuti senza interruzioni: all'inizio dell'intervento è stato accompagnato al leggio. Anche alla fine del discorso è stato aiutato a lasciare il palco cedendo il posto a Maurizio Lupi.

 

Ore 19.05 - «Vogliamo costruire un'Italia dove non ci siano cittadini di serie B, un'Italia dove nessuno abbia da »temere« se va al Governo il suo avversario politico. Vogliamo costruire un'Italia dove lo Stato e le sue istituzioni siano sentite come la casa di tutti e non invece come qualche cosa che è nemico, che è lì come un nemico in agguato». Lo afferma il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando dal palco di Piazza del Popolo.

Ore 19.03 - «Lo sapete bene, siamo da sempre parte dell'Europa, parte dell'Alleanza Atlantica, e parte dell'Occidente. E quanto all'Europa, però noi vogliamo: un'Europa migliore, un'Europa davvero dei cittadini, un'Europa che possa essere protagonista nel mondo diventando finalmente una potenza militare a livello mondiale». . Lo afferma il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando dal palco di Piazza del Popolo.

Ore 19.00 - «Siamo stati noi i soli ad azzerare gli sbarchi dei clandestini. Con il nostro governo nel 2010 ne sono arrivati in Italia solo 4.400 prima che la sinistra permettesse l'invasione incontrollata». Lo afferma il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando dal palco di Piazza del Popolo.

Ore 18.58 - «Sono qui perchè siamo uniti: siamo la maggioranza vera del Paese». Lo ha affermato il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, chiudendo la campagna elettorale della coalizione di centrodestra in piazza del Popolo, a Roma. «Sappiamo - ha aggiunto - che in ogni turno elettorale abbiamo avuto sempre la stessa risposta: l'Italia non vuole essere governata dalla sinistra», ha concluso ricevendo l'ovazione della piazza.

Ore 18.56 - ELEZIONI: BERLUSCONI, 'NOI SIAMO LA MAGGIORANZA DEL PAESE'

Ore 18.55 - «Eccoci finalmente qui, è un grande piacere vedere sventolare tutte insieme le bandiere di Fdi Lega e Fi...«. Lo ha detto Silvio Berlusconi sul palco di piazza del Popolo.

Ore 18.49 - È iniziata a Piazza del Popolo, a Roma, la manifestazione di chiusura della campagna elettorale del centrodestra. Sul palco allestito sotto alla salita del Pincio sono attesi gli interventi di Silvio Berlusconi (FI) e Maurizio Lupi (Nm), Matteo Salvini (Lega) e Giorgia Meloni (Fdi). La manifestazione, programmata per le 17.30 è partita con circa un'ora di ritardo. Sul palco azzurro, dove domina la scritta 'Insieme, per l'Italià, si sono affacciati tutti i leader del centrodestra, mentre dei giovanissimi sventolano le bandiere.

Ore 18.27 - Applausi di parte dei manifestanti in piazza del Popolo a Roma, teatro della manifestazione del centrodestra, quando sul palco è salito il leader leghista Matteo Salvini per fare un selfie con la gente alle spalle, in attesa che la manifestazione cominci. Poco dopo sono saliti per uno scatto anche Guido Crosetto e Francesco Lollobrigida di Fratelli d'Italia.

Ore 18.19 - Matteo Salvini arriva in piazza del Popolo per la manifestazione di chiusura della campagna elettorale del centrodestra. Sensazioni?, chiedono i cronisti. «Sono buone», taglia corto il leader della Lega prima entrare nel retropalco. Salvini poi sale sul palco e 'riprendè la folla con il cellulare.

Ore 18.04 - Io sono stato il ministro più giovane ma sa chi mi ha tolto questo record? Giorgia Meloni». Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta rivedendo a 'Porta a Portà alcuni filmati di quando era ministro. Meloni, quando è entrata per la prima volta in un Esecutivo aveva infatti 31 anni, ricorda Bruno Vespa.

Ore 17.51 - Silvio Berlusconi è a Roma. Il Cav si trova a Villa Grande, suo quartier generale nella Capitale: è atteso in piazza del Popolo per la manifestazione di chiusura del centrodestra. Il Cav, salvo cambiamenti di programma dell'ultima ora, dovrebbe aprire la kermesse che sarà chiusa da Giorgia Meloni.

Ore 17.31 - Saranno rafforzati i controlli a Napoli in occasione dell'ultima giornata di campagna elettorale, domani, che vede in città molti leader di tutti gli schieramenti: dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio al coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, dagli esponenti del Terzo polo Carfagna, Gelmini e Rosato a Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia, che farà il suo intervento - quello che più polarizza l'attenzione delle forze dell'ordine - nel pomeriggio all'Arenile di Bagnoli.

Ore 17.15 - Sono duemila al momento le persone in piazza del Popolo per la manifestazione unitaria di chiusura della campagna elettorale del centro destra. Uomini, donne arrivati da tutta Italia con bandiere, palloncini e speranza. «Io ci credo, questa volta a vincere sarà il centro destra - dice all'Adnkronos Paola, in una mano la bandiera della Lega e in braccio il suo inseparabile cocker - Chiunque sia a prendere più voti, tra Salvini, Berlusconi e Meloni, sarà un degno presidente del consiglio».

 

Ore 17.00 - 'Insieme per l'Italià è lo slogan che campeggia sul palco allestito in piazza del Popolo a Roma per la manifestazione del centrodestra che qui chiuderà insieme la campagna elettorale. Ai lati, i simboli dei partiti della coalizione: in alto quello di Fratelli d'Italia seguito dalla Lega, poi il simbolo di Forza Italia e quello di "Noi moderati", la lista che raggruppa i partiti di Giovanni Toti, Maurizio Lupi e Luigi Brugnaro. Di fronte al palco in un'area transennata, qualche centinaio di sedie, in parte occupate da manifestanti, con le bandiere dei tre principali partiti. Oltre, ci sono persone in piedi mentre ai quattro lati della piazza ci sono palloncini con i colori del Tricolore. La prima canzone partita dai microfoni è «Sarà perché ti amo» dei Ricchi e poveri.

Video

Ore 12.12 - La squadra dei ministri di un eventuale governo di centrodestra «la faremo insieme, siamo una squadra. Non ci sono donne o uomini soli al comando, la squadra si costruisce insieme». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato la frase di Giorgia Meloni che ha detto di avere già pronta la squadra dei ministri, a margine di un presidio a Milano contro la ztl di Area B. «Ognuno ha le sue ambizioni, le sue aspirazioni legittime, aspettiamo il voto degli italiani e poi la squadra la costruiamo insieme», ha concluso.

Ore 12.08 - «È evidente che quelle parole sono state sopra le righe, ma è stata sopra le righe tutta la campagna elettorale. È cominciata sulle righe con il video di Meloni postato sul quale non ci sono mai state le scuse sullo stupro di Piacenza. Hanno impostato una campagna elettorale tutta per aizzare le paure, senza alcun rispetto per le persone coinvolte. Credo che anche quello sia un punto che ha toccato molto il basso in questa campagna elettorale». A sottolinearlo è il segretario del Pd Enrico Letta, ai microfoni di RTL 102.5, commentando alcune dichiarazioni contro il centrodestra del presidente della Regione Puglia Emiliano durante il comizio applaudito dal leader Dem

Ore 9.08 - Giorgia Meloni esclude qualsiasi continuità nella composizione di un suo governo con quello di Mario Draghi. «No. Ho un rapporto molto cordiale e buono con Draghi e sarei felice di un passaggio di consegne tra persone che rispettano le istituzioni», sostiene a Mattino Cinque rispondendo a chi le chiede se sia possibile che alcuni ministri dell'attuale esecutivo proseguano nel proprio ruolo. Sulla composizione di governo, aggiunge «ho varie idee in mente. Se gli italiani ci daranno la loro fiducia lavoreremo per fare una squadra di governo di altissimo livello. A chi ci dice che non abbiamo classe dirigente rispondo: mi dispiace, non ho né la Azzolina né Toninelli...», aggiunge sarcasticamente.

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