Il ricalcolo
Nel primo caso è stato fissato a 4 volte quello minimo, nel secondo a cinque volte. Un tetto da applicare “a tempo”, fino a quando non si raggiungono i 67 anni. La direzione, insomma, è spingere sempre più persone a lavorare fino al compimento dell’età di vecchiaia, rendendo costoso l’uso di qualsiasi scivolo. In questo quadro non sarebbe probabilmente proibitivo nemmeno orientarsi su Quota 41 chiesta dalla Lega. Se l’assegno sarà riconteggiato con il più penalizzante sistema oggi usato per il calcolo della pensione dei giovani, il meccanismo dovrebbe tenere.