Decreto lavoro 2023, dall'assegno di inclusione ai contratti a termine fino al cuneo fiscale: la bozza. Cdm il 1° maggio

Sabato 29 Aprile 2023, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 19:52

Contratti a termine

All’articolo 35 del decreto viene specificato come cambiano i contratti a termine, ossia i contratti a tempo determinato, già a partire dall’entrata in vigore del provvedimento. Sebbene bisognerà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per avere certezza sulle misure previste dal Decreto lavoro in via di definizione, la bozza chiarisce che le nuove causali per i contratti a termine di durata superiore ai 12 mesi, sono quelle che seguono: particolari esigenze previste dai CCNL, sottoscritti dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, oppure dalle rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria; particolari esigenze di ambito tecnico, organizzativo e produttivo rintracciate dalle parti in mancanza della previsione della contrattazione collettiva, previa certificazione delle stesse presso una delle apposite commissioni; esigenze dovute alla necessaria sostituzione di altri dipendenti. In sostanza, la disciplina proposta è orientata al ragionevole contenimento dell’utilizzo del contratto a termine nel 2023, consentendo il controllo della sua applicazione e diffusione, nonché assecondando la preoccupazione di evitarne una diffusione indiscriminata.

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