Le violazioni commesse dai commercianti sugli scontrini potranno essere “sanate” con lo strumento del ravvedimento operoso. Ma la novità più importante per i piccoli negozi, come bar e ristoranti, è un’altra. Chi si metterà in regola con il Fisco non sarà soggetto alla sanzione accessoria della sospensione della licenza. Una sorta di “norma salva-commercio”, come l’hanno definita fonti del governo, che eviterà il blocco della licenza e quindi la chiusura temporanea, di ben 50 mila attività. Le violazioni che potranno essere sanate sono quelle commesse dai contribuenti nel periodo che va dal primo gennaio dello scorso anno fino al 30 giugno di quest’anno. Il perfezionamento del ravvedimento operoso, che prevede il pagamento delle imposte evase, oltre agli interessi e a una sanzione molto ridotta, dovrà avvenire entro il prossimo 15 dicembre. Ma se la violazione è già stata contestata non si potrà aderire alla sanatoria. La norma ha ricevuto subito il plauso degli esercenti. «Tutti gli interventi volti a semplificare e a sanare il rapporto tra contribuenti e fisco sono i benvenuti», ha fatto sapere Confesercenti. «In questo caso ancora di più», ha aggiunto l’associazione, «visto che la norma prevede sanzioni sproporzionatamente pesanti per transazioni di valore molto modesto o addirittura solo per violazioni di natura formale. Un problema che interessa migliaia di commercianti, ristoratori e artigiani che hanno sbagliato materialmente, ma senza nessuna volontà di evasione».
Ma la sanatoria degli scontrini è solo una delle misure del decreto da 1,3 miliardi di euro approvato ieri dal consiglio dei ministri su proposta del titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
LA CONFERMA
Sul fronte delle bollette del gas, invece, è stato confermato anche per l’ultimo trimestre di quest’anno il taglio dell’Iva al 5 per cento e l’azzeramento degli oneri di sistema. Sempre per le famiglie a basso reddito, quelle che hanno un isee massimo di 15 mila euro, arriva il “bonus carburante”. Sarà pagato tramite la carta «Dedicata a te», la carta acquisti distribuita a 1,3 milioni di persone e sulla quale sono stati già caricati 382 euro per l’acquisto di beni di prima necessità. Le modalità e l’ammontare del bonus, spiega il decreto, saranno definite con un successivo decreto interministeriale. I conti tuttavia, sono abbastanza semplici. Il governo ha finanziato il bonus benzina con 100 milioni di euro, che distribuiti tra gli 1,3 milioni di beneficiari della carta acquisti, restituiscono una cifra di poco inferiore a 80 euro. «Il bonus carburante», ha detto il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, «darà ulteriore sollievo a chi è in difficoltà». Tra le altre misure viene anche rifinanziato con 7 milioni di euro, il fondo borse di studio per l’accesso alla formazione superiore.Tra le misure sull’energia il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha fatto inserire una norma di sostegno alle imprese energivore, come le cartiere e le vetrerie. Una norma, ha spiegato il ministro, fortemente voluta per «rendere conforme la normativa vigente al quadro comunitario in termini di sostegno alle imprese energivore, quelle con un consumo di energia elettrica superiore al gigawatt». Domani intanto, arriverà in consiglio dei ministri un nuovo decreto per prorogare alcune scadenze fiscali, a partire dalla norma sulla garanzia per i mutui per i giovani under 36. Ci sarà la proroga per l’assegnazione agevolata di beni ai soci e trasformazione in società semplici. La legge di bilancio prevedeva il versamento dell’imposta sostitutiva entro il 30 settembre (60%) e il restante 40% entro il 30 novembre. La proroga prevede il pagamento in unica soluzione entro il 30 novembre. Saranno prorogati di 3 mesi anche i termini per il versamento dell’imposta sostitutiva delle cripto-attività.
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